
Barbicone, tra storia e mito, è stato il grande protagonista della serata organizzata dalla contrada del Bruco. Un appuntamento che si è svolto in San Francesco, nella Cripta dell’Università di Siena, per permettere maggiore distanziamento tra i partecipanti. L’idea nasce dalla volontà di celebrare i 650 anni dalla rivolta della compagnia del Bruco e per ricordare un passato a cui la contrada è ancora oggi strettamente legata. "Si celebrano quest’anno i 650 anni dalla rivolta della compagnia del Bruco – afferma il Rettore Gianni Morelli-. Così abbiamo pensato ad una serata per ripercorrere la storia di Barbicone e quindi della contrada. Per fare questo abbiamo coinvolto sia professionisti, sia brucaioli. Il Prof. Paolo Nardi ha parlato dell’evoluzione che ha avuto il nostro territorio nel tempo, il Prof. Giovanni Mazzini su aspetti storici e politici. Infine il Prof. Stefano Ricci Cortili ci ha mostrato importanti rilievi scientifici. Ha infatti analizzato un teschio custodito dalla contrada, il quale si narra fosse di Barbicone".
Il professore, grazie ai suoi studi, ha portato a termine una ricostruzione facciale e così dato un volto a quel teschio, che si racconta fosse di Barbicone. "La validità del lavoro fatto è del 90% - afferma Stefano Ricci Cortili-. Quindi quello da me proposto questa sera è un volto molto simile a quello reale".
"Poi – prosegue il Rettore Morelli- gli interventi, durante la serata, di due giovani brucaioli, Arianna Falchi, che ha dedicato un testo in vernacolo a Barbicone e Enrico Ioseffi, dottore in Storia, che ci ha raccontato, tramite i suoi studi, il mito di Barbicone. Siamo fieri che anche i nostri giovani partecipino nel ripercorrere il nostro passato. Ringrazio inoltre il Rettore dell’Università di Siena Francesco Frati per averci gentilmente concesso la splendida cripta".
Una serata in cui la storia della figura di Barbicone ha incontrato il mito che si è creato intorno a lui. " Il mito esiste, tutti noi siamo cresciuti con questa figura – afferma uno dei relatori Enrico Ioseffi-. Nonostante questo non c’è una documentazione su questo aspetto. Così la mia analisi si è soffermata intorno alla rivoluzione e al suo legame con Barbicone. Il tema della rivoluzione, come testimoniano vari documenti, era diventato dal 1841 di dominio pubblico. Non abbiamo quindi i mezzi per dire con esattezza quando inizi il mito di Barbicone, ma il tema della rivoluzione è stato ripreso più volte nell’800. E’ innegabile che tale tema arrivi fino ad oggi rappresentando l’identità dei brucaioli che si è immedesimata nelle gesta di Barbicone. Così l’intreccio tra storia e mito rappresenta oggi la nostra contrada".
Veronica Costa