"Audizioni dei carabinieri Non escludo di secretarle"

Il presidente Zanettin si è incontrato ieri con il collega Morra dell’Antimafia "Probabile che ci trasmetta materiale in possesso della sua commissione"

di Laura Valdesi

"Da avvocato garantista, ma la decisione è stata assunta all’unanimità dalla commissione, ho ritenuto opportuno dare la possibilità a chi è stato chiamato in causa di dire la sua, vista la rilevanza giuridica, investigativa e mediatica della vicenda". Il presidente Pierantonio Zanettin spiega così l’accelerazione decisa giovedì sera dalla commissione sul fronte audizioni alla luce dell’esplosione del caso dopo le rivelazioni del colonnello dei carabinieri Pasquale Aglieco. "Audizioni urgenti per acquisire anche altre versioni", osserva Zanettin. "Ritenevamo in verità di concludere l’attività del 2021 con gli accertamenti dei Ris a Siena martedì. Invece è stato ritenuto prioritario convocare subito i carabinieri "che dai nostri documenti erano presenti quando Aglieco e i pm sono entrati nella stanza di David Rossi. Testimoni dunque dell’accaduto. Ascolteremo cosa avranno da dirci, se confermano o meno il racconto del colonnello". Si tratta, come noto, di un ufficiale in pensione, Rosario Mortillaro, all’epoca vice comandante provinciale dell’Arma di Siena, unitamente a Giuseppe Manichino, che guidava il nucleo investigativo, ed Edoardo Cetola, tenente al nucleo operativo e radiomobile. Il quarto nome è quello di Marcello Cardiello, anche lui in pensione, che comandava la stazione di Siena Centro. "Se saranno segretate le loro audizioni il 22 dicembre? Una decisione sulla quale devo riflettere ma non è escluso. Tutti hanno dato la loro disponibilità a venire a Roma", spiega Zanettin. Che conferma "come la commissione abbia ritenuto assolutamente necessario ascoltarli subito perché gli esiti dell’audizione di Aglieco sono stati rilevanti, però è necessario acquisire ulteriori elementi che suffraghino quanto ha detto".

L’accelerazione dei lavori prevede, sentito l’ex presidente di Banca Mps Giuseppe Mussari il 13 gennaio, di ascoltare a palazzo San Macuto "il 20 il pm Antonino Nastasi, magistrato che a dire di Aglieco avrebbe risposto alla telefonata di Daniela Santanché. Subito dopo le audizioni degli altri pm che erano nella stanza, Aldo Natalini e Nicola Marini, che abbiamo ipotizzato per il 17 e il 24 febbraio". Date, queste ultime, che potrebbero cambiare in relazione ai lavori parlamentari per l’elezione del capo dello Stato. Chiesta da Walter Rizzetto (Fdi) l’audizione della giornalista Susanna Guarino che vide Rossi fra le 15.30 e le 16 del 6 marzo 2013 in Vallerozzi (qui 3 giorni prima era stata uccisa una prostita in una casa), dovrà però essere vagliata dall’ufficio di presidenza.

Un altro fronte è stato aperto dal presidente della commissione Antimafia Nicola Morra riguarda "la richiesta di far partire un’attività istruttoria in relazione a vicende afferenti ad Mps. Ci sono gli estremi perché ciò avvenga. Naturalmente previa concertazione con il presidente della commissione sulla morte di Rossi". Ebbene, Morra ha incontrato ieri Zanettin. "Ha assicurato che la prossima ne parlerà con l’ufficio di presidenza dell’Antimafia – dice – per la trasmissione di materiale in possesso di tale commissione, allo stato segretato".

Tutto è pronto invece per gli accertamenti dei Ris a Siena il 21 dicembre. "Assisteremo ai test che saranno svolti in parte con la luce del giorno e in parte dopo il calare del sole", speiga Zanettin. "Previsti test di trazione della sbarra di protezione della finestra, dei fili anti-piccione, il lancio di un grave (un orologio identico a quello di Rossi, ndr) per verificare le modalità di caduta rispetto al muro. La simulazione di un suicidio con personale avente le stesse caratteristiche antropomorfe di Rossi. E dopo le 17, quando sarà buio, è previsto un test con pioggia artificiale per verificare gli effetti dell’acqua sulla telecamera di videsorveglianza del vicolo di Monte Pio. Un altro riguarderà il fenomeno della proiezione delle luci di automobili". A fianco dei Ris due ingegneri de La Sapienza di Roma. A metà giornata, conclusi i lavori previsti al mattino, la commissione d’inchiesta farà una conferenza stampa in prefettura.