PINO DI BLASIO
Cronaca

Artigiancredito, Petri confermato: "Sarò presidente per altri 3 anni"

Alla convention di Ravenna, rieletto il consiglio della società: 7 membri sono toscani, quattro emiliani "In una fase in cui le banche riducono i fidi alle imprese, fino al 25%, noi siamo il supporto delle pmi".

Artigiancredito, Petri confermato: "Sarò presidente per altri 3 anni"

Artigiancredito, Petri confermato: "Sarò presidente per altri 3 anni"

Fabio Petri è stato riconfermato dall’assemblea dei Confidi a Ravenna, presidente di Artigiancredito per altri tre anni. I soci, che si stanno avvicinando alla soglia di 120mila imprenditori, hanno nominato anche gli altri 10 membri della governance. "Dopo tre anni siamo stati rieletti - racconta Petri - nel consiglio d’amministrazione di Act, che come lei sa, comprende Artigiancredito toscano ed emiliano. Una riconferma tranquilla, i risultati erano eloquenti. Abbiamo numeri in controtendenza sul sistema degli affidamenti, sopperiamo alle carenze del sistema bancario e alla contrazione degli affidamenti".

A Ravenna ha dato numeri importanti del sistema dei Consorzi fidi.

"Artigiancredito, tra il 2021 e il 2023, ha deliberato finanziamenti garantiti per 1,4 miliardi di euro, di cui poco meno di 500 milioni nel 2023, finanziamenti diretti per circa 60 milioni e ha chiuso i tre esercizi del mandato con un utile complessivo di 11,4 milioni di euro, con una base sociale che sfiora i 119mila soci. Siamo essenziali per la tenuta del sistema produttivo basato sulle piccole e piccolissime imprese quale è quello italiano, specie in un momento di forte contrazione dei fidi bancari alle imprese (-25% su base annua). In questo senso Act Artigiancredito, la maggiore realtà nazionale del comparto, svolge un ruolo fondamentale anche in vista del sempre maggiore rilievo dell’intelligenza artificiale che useremo sempre più per migliorare la capacità di stare vicino alle imprese.

Perché l’intelligenza artificiale è al centro delle strategie?

"Siamo dentro la transizione digitale, cerchiamo di sfruttare al meglio ciò che la tecnologia ci mette a disposizione. Vogliamo tagliare i tempi di risposta sui fidi, eliminare gli errori tecnici per dare più sicurezza alle escussioni delle garanzie. Sfrutteremo anche per la rete commerciale l’intelligenza artificiale: creeremo delle app e arriveremo alla piattaforma digitale per garanzie e crediti diretti".

Artigiancredito ha stanziato 3 milioni di euro per la piattaforma di digital lending.

"E’ una strada che si dirama in tante direzione. Si inizia un percorso che continua all’infinito".

Come è composto il cda?

"Ci sono 11 membri, 7 toscani compreso il presidente e 4 emiliani. Non ci sono altri senesi, se vuole saperlo. Ci sono aperture alle donne, con nuovi ingressi. Oltre alla presidenza, resto vicepresidente nazionale della Cna, fino a dicembre del 2025".

Archiviate le riconferme, lei si prepara anche alle prossime elezioni. Il 31 maggio, nella sede Cna di Poggibonsi, andrà in scena un confronto con tutti i candidati sindaci dei Comuni della Valdelsa.

"La Valdelsa è uno snodo cruciale per la prossima tornata amministrativa. Poggibonsi e Colle Val d’Elsa sono gli unici Comuni che hanno numeri da eventuale ballottaggio, San Gimignano ha progetti di sviluppo culturali che travalicano i confini della Toscana. Casole d’Elsa per noi rappresenta un polo artigiano e industriale di rilievo, con una rete di imprese che danno lavoro"

Questi i motivi del grande confronto del 31 maggio?

"E’ la zona più industrializzata della provincia, la Valdelsa è storicamente al centro dell’attenzione della Cna. Chiederemo a tutti i candidati sindaco, in collaborazione con La Nazione, quali sono i loro programmi, non solo sui temi economici. San Gimignano aprirà le danze, poi saliranno sul palco i candidati a Colle e infine quelli di Poggibonsi. In Valdelsa l’economia è il tema centrale, più che altrove".