"Un anno al lavoro nel nostro museo. Progetto condiviso dal tribunale"

Due contradaioli dell'Onda, imputati per i fronteggiamenti in Piazza del 2015, scelgono le attività socialmente utili

 Massimo Castagnini, priore dell’Onda, ieri in tribunale

Massimo Castagnini, priore dell’Onda, ieri in tribunale

Siena, 7 novembre 2018 - "Per un anno i due contradaioli dell’Onda (accusati di rissa per i fronteggiamenti con la Torre del 17 agosto 2015, ndr) che hanno chiesto e ottenuto la messa alla prova svolgeranno mansioni socialmente utili per la Contrada, in particolar modo per quanto attiene la valorizzazione e la conservazione dei nostri beni culturali. E in specie del museo. Quindi la loro attività sarà principalmente orientata verso tale aspetto", racconta il priore dell’Onda Massimo Castagnini quando l’udienza è appena terminata. Il giudice poco prima ha accolto il programma relativo ai lavori di pubblica utilità per i due giovani di Malborghetto. Entro dieci giorni dovranno firmare il verbale e l’udienza per la verifica della loro attività è stata fissata a dicembre 2019.

"Sotto certi aspetti si è trattato di una cosa importante perché è il riconoscimento della Contrada e del suo valore sociale, della sua capacità di salvaguardare il territorio. Tra l’altro con l’avvocato Betti (che difende i sette ondaioli, ma gli imputati sono in tutto 33, ndr) l’abbiamo aperta anche all’esterno. Nel senso che abbiamo già due richieste di persone, non contradaiole, condivise con il presidente della sezione penale del tribunale, che verranno a svolgere questi lavori di pubblica utilità nell’Onda. Ovviamente quando si parla di reati minori, per così dire piccole marachelle. Una cosa che anche in prospettiva credo possa essere interessante", sottolinea Castagnini.