La sensazione più amara dopo la sentenza di appello di Firenze sulla gara del 2007 per la gestione dell’aeroporto di Ampugnano è di aver sprecato 13 anni. Tra inchieste condotte male sulla gara vinta da Galaxy, la rabbia e i veleni del comitato contro l’aeroporto indirizzati verso chiunque avesse avuto l’ardire di voler far decollare quella infrastruttura costata milioni di euro, carriere folgoranti come quelle dell’ex presidente Mps Giuseppe Mussari e l’ex provveditore della Fondazione Mps, Marco Parlangeli, cominciate a declinare dopo quelle indagini; fino ad arrivare al crollo per ragioni molto più corpose, da Antonveneta in giù.
L’assoluzione con formula piena di tutti gli imputati è stata la pietra tombale della valanga di accuse contro la vittoria di Gallaxy. Quella gara era regolare, la società che aveva l’effervescente Corinne Namblard come braccio operativo e che sognava di far atterrare su Ampugnano jet privati per alimentare un turismo ricco e investitori pronti a scommettere sulla bellezza di queste terre, aveva tutto il diritto di tentare quell’avventura.
Tredici anni dopo la sensazione di aver gettato al vento un’occasione è ancora più forte. Il presente di Ampugnano, l’aeroporto di Siena che ha nel suo codice genetico la vocazione di scalo per l’aviazione generale, è uno stato di perenne impasse. Con l’Enac che sta aspettando mesi per prendere una decisione. Ad aprile il Tar ha annullato la concessione per la gestione dello scalo a Sky Services. Anche per colpa del lockdown, l’ente che regola l’aviazione civile non ha ancora assunto le decisioni conseguenti. Il 7 maggio la direzione generale da Roma così rispondeva alle domande de La Nazione: "Enac ha preso atto della sentenza e sta elaborando varie ipotesi alla luce dell’attuale contesto e degli scenari futuri. L’aeroporto di Siena rappresenta un bene con ampi margini di sviluppo nei limiti delle sue prerogative infrastrutturali e normative. E’ un aeroporto per l’aviazione generale molto appetibile data la sua collocazione geografica". Ieri l’aggiunta dalla direzione romana: "L‘Enac sta lavorando in modo da chiudere i contenziosi in essere per riprendere la gestione diretta dello scalo".
Stanno cambiando tante cose. Giovanni Fantato non è più il direttore dell’aeroporto, al suo posto Sky Services ha nominato Giuseppe Dabbiero. Che però non avrebbe ancora ricevuto l’imprimatur dall’Enac. Intanto i jet privati, anche quelli fino a 19 posti, continuano ad atterrare a Ampugnano, al ritmo di 6-7 aerei nei giorni di punta. E la direzione toscana dell’Enac ha programmato un’ispezione nei prossimi giorni.
A Roma però starebbero decidendo. Hanno già ascoltato i due contendenti, Sky Services e la Delta di Carlo Panerai. O si rifarà la gara, o si aspetterà la decisione del Consiglio di Stato, oppure la concessione andrà a Delta, seconda arrivata. Tre possibilità e una certezza: Ampugnano non riesce mai a staccare la sua ombra da terra.
Pino Di Blasio