
Grazie all’intervento degli Amici della Pinacoteca di Siena, sarà restaurato un altro capolavoro del Quattrocento, che per i prossimi quindici...
Grazie all’intervento degli Amici della Pinacoteca di Siena, sarà restaurato un altro capolavoro del Quattrocento, che per i prossimi quindici anni sarà a disposizione dei ricercatori e del pubblico, in esposizione nel museo senese. Questo è l’accordo stretto con i proprietari dell’opera, una scultura in legno dipinto, attribuibile a Neroccio di Bartolomeo de’ Landi, casualmente rinvenuta nell’antico Ospedale di San Lazzaro, oggi residenza privata, fuori porta Romana.
La scultura raffigura un santo martire e l’attribuzione a Neroccio, dovuta a Gloria Galli Muzi, con le conferme dei professori Alessandro Bagnoli e Gianluca Amato dell’Università di Siena, si basa sull’affinità stilistica con le opere scolpite dal maestro nel corso degli anni Settanta del Quattrocento: non solo con la Santa Caterina da Siena dell’Oratorio di Fontebranda, ma anche con l’Angelo annunciante oggi della Collezione Salini nel Castello di Gallico di Asciano.
I proprietari dell’opera hanno dato l’assenso a depositarla in Pinacoteca per quindici anni a fronte del restauro, finanziato in ugual misura dall’associazione Amici della Pinacoteca e dai Musei Nazionali di Siena attraverso i fondi del lascito degli eredi del professor Michele Cantucci. L’intervento di restauro è stato affidato allo studio DF 14 di Debora Fagiani di Roma e si sta svolgendo nel laboratorio della Pinacoteca. L’operazione è stata presentata dal direttore Axel Hémery, insieme a Donatella Capresi e Antonietta Panarelli Pianigiani, presidente e vice presidente dell’associazione Amici della Pinacoteca. "La scultura dipinta senese è un asse di sviluppo maggiore per la Pinacoteca – afferma Hémery – e il comodato d’uso di 15 anni ci darà tempo per lo studio, il restauro e la fruizione e conferma del ruolo di spicco dei musei nazionali di Siena nella ricerca. Un capolavoro sconosciuto dell’arte senese sarà portato alla conoscenza e al godimento dei cittadini".
"Dopo la ricomposizione della Pala del maestro dell’Osservanza – aggiunge Capresi – un’altra importante opera, grazie alla nostra attività, arricchisce il patrimonio dei Musei nazionali. Lo scopo della nostra associazione è far conoscere e valorizzare il museo, in vari modi. Con incontri dedicati ai pittori e alle opere presenti in Pinacoteca, ma anche con un contributo alla ricerca, come in questo caso. Grazie ai nostri ormai trecento soci, abbiamo offerto il nostro sostegno anche alla rivista Prospettiva, il trimestrale di storia dell’arte antica e moderna, fondato nel 1975 da Mauro Cristofani e Giovanni Previtali. Un’altra eccellenza senese".
Riccardo Bruni