Allarme gelo, produzioni a rischio. Timori soprattutto per i frutteti

Il direttore di Coldiretti Solfanelli: "Il freddo potrebbe fermare le fioriture. A livello generale non ci sono danni"

Allarme gelo, produzioni a rischio. Timori soprattutto per i frutteti

Allarme gelo, produzioni a rischio. Timori soprattutto per i frutteti

Ci risiamo. Già pronti per godersi uno dei primi weekend della bella stagione da passare al mare o in giro per borghi e scampagnate, in poche ore, è proprio il caso di dirlo, è arrivata la "doccia fredda". Neve sull’Amiata, piogge ad alta intensità in Valdichiana e Valdorcia, piumini e cappotti ripresi in fretta e furia dall’armadio con tanto di termosifoni che sono ritornati ad accendersi. Effetto del cambiamento climatico, si dice, ma la realtà ormai è questa qui. Ed a farne le spese è il mondo agricolo, uno dei più vitali nel territorio senese, che sta con il fiato sospeso. Perché se il clima e le precipitazioni delle ultime ore sembrano non aver causato danni (anche se una "mappatura" completa è impossibile da fare e chi sta a fondovalle può aver avuto delle difficoltà in più), la preoccupazione resta alta. Sembra che il sole non tornerà nell’immediato e più la colonnina della temperatura si avvicina allo zero e maggiori sono le possibilità di trovarsi dei danni alle proprie coltivazioni. Una preoccupazione, per questo clima instabile, espressa anche dal direttore di Coldiretti Siena, Simone Solfanelli. "Nei primi tre mesi dell’anno la temperatura è stata più alta della media, superiore di 2,4 gradi. Un fenomeno nazionale ma che riguarda anche la nostra provincia, il clima che ci ha accompagnato ha favorito lo sviluppo delle piante ma adesso è arrivato tutto insieme il freddo, che speriamo sia limitato, perché potrebbe fermare le fioriture. A livello generale, non ci sono danni, e questo vale anche per i vigneti, per i frutteti c’è qualche timore in più. L’importante, però, è che le temperature restino sopra lo zero". I periodi di siccità, alternati a piogge torrenziali, nella loro imprevedibilità tornano con una certa frequenza. Gli agricoltori rispondono puntando sui progressi della ricerca, e quindi sulle tecnologie, ma anche spostando la tempistica del raccolto. Difendersi è fondamentale per resistere. Letizia Cesani, Presidente di Coldiretti Toscana ha detto che "sono sempre di più le aziende che stanno ricorrendo alle polizze assicurative per tutelare il loro reddito perché fare agricoltura oggi significa avere una nuova consapevolezza anche dei rischi. Lavoriamo sotto il cielo e questo cielo, a causa dei cambiamenti climatici, è sempre più pieno di insidie". Intanto si spera che nelle prossime ore le temperature tornino quelle adatte al periodo ma stanotte farà freddo: una buona resa dei raccolti passa anche dall’allontanamento dell’incubo delle gelate tardive, senza dimenticare che una produzione ridotta incide sui prezzi.

Luca Stefanucci