"Aggredito e schiaffeggiato Violenza incredibile in un locale Tutto è successo la sera del Palio"

"Fatti che voglio denunciare pubblicamente, mi riservo di farlo anche nelle sedi opportune perché la violenza è sempre da condannare", scrive un fiorentino protagonista di un brutto episodio la sera del Palio di luglio. L’uomo era venuto a Siena con un’amica russa ed un gruppetto di conoscenti. "Durante la corsa si era sentita poco bene. Abbiamo atteso la fine della manifestazione e solo con lei siamo infilati in un bistrot e ci siamo presi un panino", ricostruisce l’uomo. La donna aveva necessità del bagno, si sono messi in fila. Mentre attendevano, riferisce, le ha raccontato una barzelletta. E da lì è iniziato tutto.

"Mi sono sentito minacciare da un uomo che era seduto dietro di noi – prosegue il racconto –; mi insultava e diceva che non dovevo ridere, altrimenti mi avrebbe rotto una seggiola in testa. Ho reputato che potesse essere ubriaco e gli ho risposto come si fa alle persone agitate e non in sé, dandogli ragione. Mi sono rigirato verso la mia amica e ho visto che mentre entrava in bagno questo uomo stava per lanciarsi addosso a me. Il proprietario del locale l’ha afferrato da dietro trascinandolo via e guardandomi ha urlato ’Qui non prendi in giro nessuno! Vai via!’". Due suoi amici lo avevano invitato senza mezze misure ad andarsene. Il fiorentino aveva reagito chiedendo con veemenza al proprietario del locale il motivo di quella reazione. "Per tutta risposta aveva lasciato il bancone tirandomi uno schiaffo. Mi sono dovuto difendere – racconta l’uomo –, mi sono saltati addosso anche i suoi amici che in quattro mi hanno atterrato su un tavolo. Mentre lottavo la mia amica è uscita dal bagno, ha cercato aiuto ma nessuno è intervenuto. Improvvisamente hanno lasciato la presa e si sono allontanati". All’uscita dal locale si era trovato di fronte, sostiene, 150-200 persone, tra uomini, donne e bambini, che hanno cominciato ad insultarlo. "Sono scappato per una discesa mentre gruppetti mi inseguivano. Ad un certo punto ho trovato un gruppo di ragazzi che – conclude – si sono educatamente avvicinati e mi hanno chiesto scusa a nome di Siena perché avevano assistito a tutto".