Addio ’sprenotazioni’, gli affari girano Il pranzo di Natale fa quasi il sold-out

Il bilancio in vista di domani per Confesercenti e Confcommercio "Siamo a livelli pre-Covid"

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Il quesito in queste ore arriva puntuale: "Cosa fai a Natale?". Che sia la vigilia, il 25 o Santo Stefano la risposta più frequente resta quella del pranzo o della cena in famiglia al ristorante. Saranno, infatti, in molti quelli che non si cimenteranno in un menù natalizio fai da te ma che sceglieranno di gustare piatti fatti da mani esperte. Fra i ristoratori, come fanno notare le associazioni di categoria, trapela quindi un certo ottimismo. "Lo speriamo – afferma Marco Cioni, presidente di Fipe Confcommercio Siena -, ci sono già locali che non hanno più tavoli a disposizione. Un segnale importante di rilancio per un settore che, archiviato il Covid, deve fare però i conti con il caro bollette".

Da segnalare, infatti, come già durante dicembre si è tornati a respirare aria di festa come ai tempi pre pandemia. Le grandi assenti d erano state le cene degli auguri fra amici e colleghi, ma a brindare non sono solo i clienti e quest’anno ad alzare il calice sono anche i titolari dei ristoranti. "Si è tornati alla vecchia vita pre Covid - conferma Michele Vitale, presidente provinciale dei ristoratori Fiepet Confesercenti -, non si può proprio paragonare l’anno 2022 al 2021. Siamo vicini al tutto esaurito, domani saremo sold out, le risposte che stiamo avendo sono buone. I ristoranti che sono in centro vedono la presenza ancora di alcuni turisti che vanno a sommarsi ai senesi che si ritrovano per festeggiare". In famiglia, fra colleghi o fra amici la scelta del ristorante va per la maggiore rispetto al menu fai da te fra i fornelli, considerando anche che il prezzo di un pranzo e di una cena, nonostante i notevoli rincari degli ultimi mesi, resta contenuto.

"La tradizione vuole che le feste siano dettate da un menu fisso – aggiunge Vitale –, io ho avuto una richiesta incredibile di pesce, ma va forte anche la tipica cucina toscana". Siena si prepara anche a brindare all’anno che verrà ma per le prenotazioni è ormai diventata una prassi aspettare gli ultimi giorni. "Molte chiamate arriveranno fra il 27 e il 28 dicembre - spiega il presidente di Fipe Confcommercio Siena - , ormai è questa la tendenza, ma quello che registriamo è un mese di dicembre importante, molto diverso da quello dello scorso anno che ci ha visto lottare contro le cancellazioni di massa causa covid. Adesso c’è voglia di stare insieme e le cene di auguri sono già iniziate da alcune settimane". Dunque per i ristoranti l’anno si chiuderà con il sorriso e, viste le prenotazioni, con un pizzico di ottimismo. Ottimismo che hanno ritrovato anche le famiglie che possono finalmente tornare a festeggiare il Natale. E’ questo sarà la ricetta migliore da scartare sotto l’albero.

Simona Sassetti