Acr Siena, il giudice si riserva sulle richieste di liquidazione

SIENA La parola, adesso, spetta al Collegio del Tribunale civile di Siena, che si riunirà oggi: si è aperto un...

Acr Siena, il giudice si riserva sulle richieste di liquidazione

Acr Siena, il giudice si riserva sulle richieste di liquidazione

La parola, adesso, spetta al Collegio del Tribunale civile di Siena, che si riunirà oggi: si è aperto un nuovo capitolo della battaglia legale tra la Fdmitaly, difesa dagli avvocati Sandro Sicilia e Ovidio Schettini e tre ex dipendenti dell’Acr Siena, difesi dal legale Barbara De Mauro, il cui cammino è identico a quello dell’azienda finanziaria milanese, e l’ex società dell’ingegnere Emiliano Montanari, che ha oggi, come legale rappresentante, Roberto Romano. Nella tarda mattinata di ieri si è svolta infatti l’udienza davanti al giudice Valentina Lisi del Tribunale civile per l’audizione delle parti (presente anche Romano, rappresentato dall’avvocato Michele Dei) e l’istruttoria. Il giudice – come hanno spiegato i legali dei creditori – si è riservato di riferire al Collegio: i tre giudici dovranno esprimersi sulla competenza del Tribunale di Siena e se verrà aperta o meno la procedura di liquidazione giudiziale nei confronti della società. Al centro della querelle, infatti, un problema di competenza territoriale. Riavvolgendo il nastro i soggetti creditori, hanno inizialmente trovato un accordo con l’Acr Siena per il pagamento di quanto dovuto e depositato l’atto di desistenza dalla procedura pre-fallimentare. L’accordo, però, è stato disatteso, nelle loro tasche non è arrivato quanto stipulato, e la scelta è stata quindi quella di proseguire nella battaglia, con la presentazione di un nuovo ricorso. A rendere la matassa più ingarbugliata, lo spostamento, a fine ottobre, della sede legale dell’Acr Siena a Roma (con il San Miniato l’iter fu più semplice trovandosi la sede ancora a Siena) e la presentazione, da parte dei legali della società, al Tribunale capitolino una richiesta di concordato, per loro competente. Il Tribunale di Roma si è dichiarato incompetente ed ecco i riflettori puntati di nuovo sulle lastre. Ma l’Acr Siena ha impugnato in Cassazione il provvedimento e ha chiesto che si aspettasse il giudizio della stessa Cassazione, tra qualche mese. La parola quindi al Collegio: per il ‘verdetto’ ci sarà da aspettare almeno lunedì, data in cui peraltro scadono i dieci giorni concessi dal Comune all’Acr Siena, per liberare lo stadio Franchi e il campo Bertoni all’Acquacalda, dai propri beni, dopo la sentenza del Tar della Toscana che ha rimandato la decisione sulla revoca della concessione d’uso, per 10 anni, delle due strutture a un giudice ordinario.

Angela Gorellini