
A San Domenico allestiti 8 presepi. Statua di Gesù inviata da Betlemme
di Laura Valdesi
SIENA
Non solo panettone, piatti di pesce per la vigilia di Natale. Il pacchettino sotto l’albero e lo spumante. Il luccichio della festa che abbaglia e invita a correre. Ad acquistare. Senza fermarsi a riflettere. C’è anche un altro Natale. Quello della tradizione religiosa declinata nelle celebrazioni in chiesa, nei pranzi offerti a chi è in difficoltà. Ed anche attraverso il presepe. Come quello che è stato fatto in Duomo con lo striscione disegnato dai bambini: ’Aspettando Gesù, rimaniamo belli svegli’, proprio davanti alla Natività.
Ricercato e denso di significato, come sempre, quello che padre Alfredo Scarciglia e i domenicani preparano ogni anno nella cripta di San Domenico seguendo un filo conduttore ogni volta diverso. Sono addirittura otto le natività esposte, allestite in collaborazione con Pietro Miraldi che, già negli anni passati, ha contribuito con la sua collezione di presepi unica e preziosa, all’allestimento. "Vogliamo ricordare gli ottocento anni del presepe di Greccio, voluto da San Francesco per poter ’veder con gli occhi del corpo, come fu adagiato il Bambino di Betlemme in una greppia, quando fu messo sul fieno tra l’asino e il bue’", spiega padre Alfredo. Alcune natività arrivano dagli artigiani napoletani di San Gregorio armeno, come Marco Ferrigno e Ulderico Pinfildi. Quella centrale, in cartapesta leccese, è esaltata dalla statuina di Gesù bambino giunta proprio da Betlemme per non dimenticare la tanta sofferenza causata dalla guerra in Terra santa come in ogni parte del mondo. Di impatto la suggestiva adorazione dei Magi racchiusa in una campana di vetro,
Il presepe si può visitare nei giorni feriali dalle 16.45 alle 19 e la domenica anche dalle 7 alle 13, fino all’Epifania.