REDAZIONE SIENA

Prosegue Bluetrusco, tanta buona musica in programma

I concerti si terranno alla cattedrale di San Fortunato. Il 3 agosto il prossimo evento in programma

Il castello di Murlo

Murlo, 2 agosto 2016 - Bluetrusco prosegue con una "coda" musicale: la settimana della musica, a cura della proloco e della locale associazione culturale. Tutti i concerti si svolgono dentro la cattedrale di San Fortunato, al castello di Murlo.

Il prossimo appuntamento è per mercoledì 3 agosto con l’ensemble “Les Combinaisons Hamroniques” composto dai validi professionisti Comaci Boschi (flauto), Anna Mancini (flauto) e Giovanna Emanuela Fornari (clavisembalo).

Giovedì 4 agosto: "I've heard that song before.." (ore 19) con il compositore e chitarrista di Montespertoli Riccardo Galardini e Klaus Lessmann (clarinetto). Quest’ultimo, tedesco di origine (tuttavia, murlese di adozione) insegna a Siena Jazz, è compositore e suona con diversi gruppi muiscali nazionali ed europei. A seguire cena in piazza su prenotazione. Venerdì 5 agosto, in programma il violino di Nobuko Ogasawara e il pianoforte di Yumiko Okabe.

Si tratta di una coppia giapponese formidabile: Yumiko ha un master alla Chigiana e all’Accademia di Santa Cecilia; Nobuko, a sua volta ha un master con Salvatore Accardo, ed è fondatrice della Yokohama Barok Orchestra. Da non perdere nemmeno il successivo concerto jazz (sabato 6 agosto, ore 21) con Ares Tavolazzi (mitico contrabbassista, ex degli Area, ha suonato con i più grandi interpreti: da Mina a Eugenio finardi, da Paolo Conte a Francesco Guccini), in trio con Giulio Stracciati (chitarra) e Giovanni Paolo Liguori (batteria).

Infine, chiusura domenica 7 agosto (ore 19) con le musiche della coppia di musicisti professionisti californiani (molto legati a Murlo) Paulette Miller (arpa), David Miller (flauto), cui si aggiungono il collega e connazionale Geoff Merril (piano) e Klaus Lessmann (clarinetto). Una cena chiude in bellezza una rassegna che si è aggiunta a Bluetrusco come un prolungamento naturale, parlando di etruschi: l’antico popolo, secondo diverse fonti, “faceva tutto con la musica”.

Quindi, un festival dedicato alla cultura etrusca non poteva ignorare questo particolare. Bluetrusco richiama dunque nel nome la celebre “nota blu” del jazz e del blues, oltre all’acroterio con il “cappellone”, simbolo religioso posto sulla sommità del tetto (in varie versioni, ritrovate negli scavi di Poggio Civitate) per guardare al blu del cielo e proteggere i viventi. L’ingresso per ogni serata è di 8 euro, con possibilità di abbonamenti. Per informazioni e prenotazioni: www.bluetrusco.land oppure 3356859146.