MAURIZIO COSTANZO
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Montalcino, l'arte di Ai Weiwei in dialogo con la 'Madonna con Bambino'

Visibile presso il Complesso dell'Oro di Montalcino

Montalcino, l'arte di Ai Weiwei in dialogo con la 'Madonna con Bambino'

Montalcino, l'arte di Ai Weiwei in dialogo con la 'Madonna con Bambino'

Montalcino (Siena), 10 giugno 2025 - Il Complesso dell’Oro di Montalcino accoglie Porcelain Pillar with Refugee Motif, l’opera dell’artista cinese nell’ambito del progetto “Siena e le terre dell’Anima – Mete Contemporanee”, promosso dall’Arcidiocesi di Siena – Colle di Val d’Elsa – Montalcino e dalla Diocesi di Montepulciano – Chiusi – Pienza e realizzato da Opera Laboratori. Porcelain Pillar with Refugee Motif (2017) di Ai Weiwei è stata accolta nel Complesso dell’Oro di Montalcino nell’ambito di “Siena e le terre dell’Anima – Mete Contemporanee”. L’opera fa parte di un progetto sviluppato dall’Arcidiocesi di Siena – Colle di Val d’Elsa – Montalcino e dalla Diocesi di Montepulciano – Chiusi – Pienza e realizzato da Opera Laboratori in occasione del Giubileo 2025 in collaborazione con il Comune di Montalcino e Galleria Continua. L’umanità sofferente dei migranti in viaggio, dipinta sui vasi di porcellana dall’artista cinese all’interno della sala del Museo d’arte sacra di Montalcino, dialoga perfettamente con le cromie delle terracotte invetriate di Andrea della Robbia. Alla parete, dietro la torre composta da sei vasi di Ai Weiwei, la “Madonna con Bambino incoronata da due angeli ed i Santi Giovanni Battista e Pietro”, (1507) caratterizzata dalla tipica bicromia bianco-blu diffusa in tutta la Toscana e l’Umbria. Il bianco e blu, colori che ritornano nella porcellana Qinghua nata circa 1000 anni fa e molto diffusa in Cina, smaltata e decorata con un pigmento blu chiamato cobalto. “Porcelain Pillar with Refugee Motif” insieme alla “Robbiana” invitano alla speranza con riferimento alla lettera di San Paolo ai Romani. L’opera di Ai Weiwei fa parte di un consistente gruppo di opere dedicate al tema delle migrazioni nel Mediterraneo, un argomento di ricerca portato avanti con grande determinazione nel suo ultimo decennio a partire dal suo esilio dalla Cina e conseguente trasferimento in Europa nel 2015. “Se guardiamo alla storia degli immigrati – ha detto lo stesso Ai Weiwei - le persone si sono sempre spostate, unite, hanno scelto nuove destinazioni e si sono mescolate con culture diverse. Questo contribuisce a migliorare la nostra letteratura, poesia e arte”. Il dialogo che scaturisce tra l’opera contemporanea e la porcellana Robbiana all’interno delle sale del Museo Diocesano del complesso di Sant’Agostino a Montalcino rappresenta la sintesi perfetta di quello che si manifesta come un primo passo verso una comprensione del dolore altrui, un empatico approccio al “diverso”, un caritatevole sguardo di accoglienza che trasmette Maria, Madre di Speranza. Montalcino, attraverso l’opera di Ai Weiwei, diventa parte del progetto mete contemporanee perché l’artista orienta il cammino dei pellegrini e visitatori attraverso le sue opere e il dialogo che instaurano con il contesto. La bellezza è, dunque, chiamata a portare il suo messaggio di speranza e a rispondere alle sfide del nostro tempo, con particolare attenzione ai popoli più bisognosi e ai territori in cui si vivono conflitti e disagi. La delicatezza della porcellana che contrasta con la durezza delle esperienze dei migranti, ci interroga e stimola ad una riflessione critica che offre una nuova prospettiva storica e culturale su un tema molto attuale. Maurizio Costanzo