Morti sulle strade, obiettivo zero. Le idee degli studenti (anche con i Lego)

Iniziativa al FirstLab insieme all'associazione Lorenzo Guarnieri. Cinque gruppi mettono a punto soluzioni innovative in tema di prevenzione

La due-giorni organizzata a Novoli (foto Umberto Visintini/New Press Photo)

La due-giorni organizzata a Novoli (foto Umberto Visintini/New Press Photo)

Firenze, 18 ottobre 2019 - Utilizzano anche i Lego, ma non certo per giocare. Si chiude stasera al FirstLab del campus di Novoli la due giorni dedicata allo sviluppo di soluzioni innovative per rendere le nostre strade sempre più sicure. Ecco i trenta studenti dell’Ateneo fiorentino che si sono messi in gioco nella ‘palestra di intraprendenza’ per trovare soluzioni a temi importanti quali la sicurezza di via Pistoiese, l’uso corretto del casco e l’educazione stradale nelle scuole. Il progetto vede insieme l’Università di Firenze e l’associazione Lorenzo Guarnieri onlus.

I giovani, aiutati da esperti della polizia stradale e della municipale, ma anche da psicologi e professionisti di Kpmg di Firenze hanno lavorato in team per mettere a punto campagne social mirate ai giovani e per sviluppare progetti originali come quello che vede per protagonista la tanto discussa via Pistoiese. Se quei cordoli hanno scatenato più di una protesta, in realtà, come ha spiegato Stefano Guarnieri, rientrano in un importante progetto per abbattere la mortalità in quella trafficata via. All’iniziativa, oltre a Guarnieri, hanno partecipato anche l’assessore Stefano Giorgetti e il docente di Ingegneria Mario Rapaccini, responsabile della ‘palestra d’intraprendenza’ targata UniFi.

Ma cos’hanno pensato gli studenti per via Pistoiese? “Abbiamo ipotizzato - spiega Federico - la presenza di un sensore che si attiva al passaggio delle auto e che, se il guidatore rispetta i limiti, provoca l’accensione di una serie di luci. Un modo per dare una ‘gratificazione visiva’ a chi si comporta bene al volante e per sensibilizzare sempre più la popolazione”. L’associazione Guarnieri investirà almeno 5mila euro per realizzare almeno una delle idee presentate dai gruppi di lavoro.

“Firenze - ha spiegato il papà del povero Lorenzo, - è in linea con il raggiungimento dell’obiettivo della comunità europea di dimezzare la mortalità sulla strada dal 2010 al 2020, mentre purtroppo l’Italia no. Questo dimostra che la direzione intrapresa col progetto David è quella giusta. Se nel 2010 abbiamo avuto 22 vittime sulla strada, nel 2019 al momento siamo a 5. Ma non basta. L’obiettivo è arrivare al 2030 con zero morti nelle strade a Firenze, che deve dunque diventare smart and safe”.