Vogliono estorcere denaro, due 20enni nei guai

La madre di uno di loro aveva tentato di ripagare i danni che avevano causato al market

Non era sufficiente un atteggiamento da duri e i danni provocati alla vetrina del locale per dimostrare di essere tipi "tosti" e da rispettare. E così sono passati alla minaccia violenta, all’intimidazione con spinte e la richiesta di ricevere 350 euro mostrando il calcio di una pistola custodita nella cintura dei pantaloni. Decisamente un pò troppo per due ragazzi di appena 20 anni che hanno ricevuto dal Tribunale della Spezia la misura cautelare degli arresti domiciliari con l’accusa di tentata estorsione. I ragazzi infatti avrebbero voluto indietro i soldi, 350 euro, con i quali la mamma di uno dei due aveva pagato il danno alla vetrina del negozio in via Landinelli. Un market che era stato preso di mira dai due ventenni, un sarzanese e un altro di Fosdinovo, con atteggiamento minaccioso che ha poi portato al danneggiamento. La madre di uno dei protagonisti venuta a sapere del fatto ha provveduto a pagre il conto ma la cosa non è piaciuta al figlio e all’amico che sono tornati un mese fa alla carica per avere indietro i soldi. Ma la richiesta non è stata per nulla amichevole e tra spinte e urla è stata mostrata anche una pistola. I titolari del market si sono rivolti al commissariato di polizia di Sarzana e gli operatori della squadra anticrimine coordinata dal vicequestore Annamaria Ciccariello dopo aver accolto le testimonianze e guardato le immagini hanno riconosciuto i giovani, ed è scattata la denuncia.