REDAZIONE SARZANA

Viaggio nella memoria della sanità. Scoperti quattro antichi registri

Corpo al progetto di valorizzazione dell’archivio sarzanese, finanziato con 100mila euro dal ministero. Verso la conclusione l’intervento di riordino e inventario a cura di Paola Cervia e Francesca Pisani. .

Se gli studiosi di tutta Italia potranno presto conoscere i documenti presenti nel fondo archivistico sarzanese, sarà grazie ad ’Antiche memorie di assistenza e sanità’. Questo il progetto finanziato con 100 mila euro dal Ministero della Cultura e da un cofinanziamento comunale pari a 25 mila euro, che si è reso possibile grazie alla collaborazione tra Comune, Soprintendenza archivistica bibliografica per la Liguria e Museo Diocesano. A diciotto mesi dall’assegnazione degli incarichi (avvenuta a giugno 2022) l’intervento di riordino ed inventariazione dell’ampio archivio sarzanese (curato dalle archiviste Paola Cervia e Francesca Pisani) è praticamente concluso. Presto prenderà infatti il via la fase didattica e divulgativa. Quello portato avanti negli ultimi mesi è stato "un lavoro certosino che ha portato all’individuazione di quattro registri contenenti le deliberazioni dell’ospedale di San Lazzaro di particolare pregio, di cui due risalenti al XV secolo e due al XVI secolo", che sono affidati alla ditta Novare Servando di Stella Sanguinetti per il restauro. Nei registri sono contenute informazioni certe relative al patrimonio artistico delle chiese sarzanesi, come contratti, affidamento di incarichi e spese sostenute per la realizzazione di opere d’arte tutt’oggi conservate, che aiutano a ricostruire aspetti significativi della storia culturale di Sarzana.

"Il lavoro di studio e recupero del nostro archivio storico comunale, prezioso scrigno di documenti che raccontano la storia della nostra città e del comprensorio – dice il sindaco Cristina Ponzanelli – ha portato alla luce nuovi tesori che, grazie a questo lavoro, saranno fruibili a tutti. Qui affondano le radici e la storia della nostra città: dobbiamo prendercene cura con attenzione e costanza". "Le attività di archivio, gli interventi di conservazione e restauro, la digitalizzazione, la ricerca storica e la promozione e la valorizzazione del nostro patrimonio – aggiunge la direttrice del Museo Diocesano Barbara Sisti – porteranno a momenti di condivisione dei risultati ottenuti, cercando di coinvolgere la maggior parte della popolazione. I volumi dell’archivio storico rappresentano la memoria storica di tutta la comunità e possono parlare anche ai cittadini che non hanno specifiche conoscenze storiche e archivistiche". Proprio grazie alla collaborazione del gruppo di lavoro del Museo Diocesano presto prenderà il via la parte del progetto legata alle attività didattiche e informative rivolte alle scuole e ai cittadini. La volontà è anche quella di organizzare visite guidate proprio all’archivio storico.

Elena Sacchelli