Vezzano al voto in primavera. Confronto aperto nel centrosinistra tra l’uscente Bertoni e il vice Regoli

Il sindaco in carica, esponente dem al momento dell’elezione, era poi passato nelle fila di Italia Viva. E il Partito democratico potrebbe puntare stavolta sull’assessore al bilancio rimasto nelle sue fila .

Vezzano al voto in primavera. Confronto aperto nel centrosinistra tra l’uscente Bertoni e il  vice Regoli

Vezzano al voto in primavera. Confronto aperto nel centrosinistra tra l’uscente Bertoni e il vice Regoli

Il Comune di Vezzano andrà al voto in primavera e la situazione appare ingarbugliata. Rumors cominciano a delineare un quadro che potrà però completamente trasformarsi nei prossimi mesi. Alcuni nomi iniziano a essere indiscussi protagonisti di ‘chiacchiere’ e capannelli, tra future alleanze e spaccature. In primis Massimo Bertoni, in carica dal 2019 dopo Fiorenzo Abruzzo, nella cui giunta era assessore: è stato eletto per la lista di centrosinistra ‘Vezzano democratica’ con 1.714 voti, il 31,24 per cento e otto seggi in consiglio comunale; suo vice è Simone Regoli del Pd, assessore a bilancio, tributi, patrimonio e personale. E sono proprio loro, Bertoni e Regoli, i maggiori protagonisti delle ‘scommesse’ paesane, che considerano il centrosinistra attualmente non unito sul nome del candidato.

A far oscillare l’ago della bilancia tra Italia Viva e Pd sono proprio il sindaco uscente Massimo Bertoni, ex Pd poi passato nell’ottobre 2019 a Italia Viva, che conclude il primo mandato e punterebbe al secondo, e il vice Simone Regoli, che sarebbe il nome proposto dal Pd. Un’impasse che secondo alcuni non peserà sulla compattezza futura della compagine e sarà facilmente superabile con una ragionata convergenza su un solo nome. Ma chi dei due? Lo vedremo.

Situazione apparentemente più tranquilla nell’altro ‘polo’. Non circolano altri nomi sul candidato a sindaco di centrodestra se non quello di Jacopo Ruggia della Lega, attualmente capogruppo, già candidato a sindaco nel 2019, arrivato secondo dopo Bertoni con 1.099 voti e due seggi in consiglio. Ad appoggiarlo Cinzia Calanchi, anche lei ex candidata a sindaco della lista civica ‘Alternativa per Vezzano’ nelle precedenti amministrative dove contò 730 preferenze, piazzandosi terza. Calanchi, in seguito dimessasi dal consiglio comunale, non correrebbe più in solitaria, ma in unione al centrodestra.

Più complessa la situazione del Movimento 5 stelle che ha come consigliere comunale Tiziano Pucci (603 voti nel 2019). Molti lo dicono vicino al possibile ritiro dalla scena politica: cinque anni sabbatici, per impegni anche personali, anche se resterebbe attivo come iscritto al gruppo dei pentastellati. Il Movimento inoltre non può più contare sulla certificazione ossia la corsa con il simbolo, perché Vezzano è un comune sotto i 15 mila abitanti. Quindi si aprono due strade per i 5 stelle: un’alleanza, e le voci sarebbero indirizzate a un accordo con il Pd, o la corsa in solitaria con una lista civica ’Vezzano in movimento’.

Questo lo scenario al momento, secondo le voci di paese. Poche liste, qualcuno pensa addirittura che alla fine saranno due, che vedrebbero scontrarsi compatti, centrosinistra insieme al Movimento cinque stelle e dall’altra parte il centrodestra. Nessuno può escludere colpi di scena. Come avvenne nel 2014 quando mezz’ora prima del termine della presentazione delle liste, ne presentò una sua, all’ufficio elettorale, Gaetano Russo, proprio l’ultimo giorno utile, in dirittura di chiusura dello sportello. E anche qualche nome di un possibile ‘coup de théàtre’: si vocifera il ritorno a Vezzano di un ex funzionario attualmente in pensione che sarebbe intenzionato a mettere insieme una lista civica tutta sua. In quanto ai consiglieri comunali, ci sarebbero molte new entry in appoggio ai candidati sindaci.

Cristina Guala