
Un giro sulle sponde del fiume è stato sufficiente per testimoniare che la natura è pronta a scendere in spiaggia. Ma oltre al decorso naturale della caduta degli alberi dovuta all’invecchiamento, alla crescita senza controllo di rovi e sperpaglie anche la mano dell’uomo ha lasciato il segno. Oltre ai rifiuti abbandonati la nuova "moda" è quella di sezionare accuratamente i tronchi caduti e suddividerli in tanti piccoli pezzetti per poi lasciare le parti non adatte al camino in balia della prossima fiumana. Tutto materiale che arriverà in spiaggia nel corso dell’inverno e sarà oggetto delle immancabili dispute tra amministrazioni sulla competenza della pulizia e il consueto stanziamento di fondi dedicati allo smaltimento.
A fare il punto della situazione sono stati i sostenitori della cooperativa Terre del Magra di Fiumaretta che hanno rilanciato la richiesta al Parco di Montemarcello Magra Vara di discussione del progetto Cocofarm 2021. "Il piano – spiegano – che prevede l’abbruciamento del legname consentendo la rigenerazione sta diventando vecchio senza essere mai stato visionato dalla politica. Forse perchè poteva fornire risposte utili ed avrebbe evitato lo sperpero di denaro pubblico che abbiamo avuto in questi anni. Un progetto innovativo non produce fumi bensì calore, energia e biochar da utilizzare come ammendante in agricoltura. Siamo in attesa di una chiamata da parte dei nuovi vertici del Parco di Montemarcello Magra Vara per riprendere il discorso già avviato ma poi lasciato cadere senza nessun interesse. Ma sarà sufficiente attendere le prossime perturbazioni per vedere le piante morte adagiate nel letto di affluenti del fiume Magra oppure accatastate sulla sponda del torrente per capire che questo legname lo ritroveremo alla, prima piena, e mareggiata sul nostro litorale e alla foce del Magra. Ricordiamo quando anni fa tutte le piante tagliate all’interno del fiume Magra ed accatastate all’altezza del ponte della ferrovia a Sarzana che alla prima piena sono arrivate sul litorale a Fiumaretta, Bocca di Magra e Marinella".
In previsione del maltempo intanto diverse amministrazioni comunali, da Sarzana a Luni, hanno affidato al consorzio di bonifica del Canale Lunense il compito di procedere alla pulizia di canali e rii minori. A Santo Stefano Magra invece la nuova amministrazione ha acceso un mutuo di 95 mila euro con la Cassa Deposito e Prestiti per procedere agli interventi di regimazione delle acque meteoriche nella frazione di Ponzano superiore. Opera necessaria per correggere il che dalla collina taglia il territorio e già in passato ha causato non pochi problemi. La durata del prestito è di 20 anni, gli interventi si spera invece siano decisamente più rapidi.
m.m.