Sarzana, Poggi-Carducci: la tensostruttura trasloca

Previsto il trasferimento della palestra nel vicino skete-park quando partirà il cantiere

I progettisti della nuova scuola di Sarzana

I progettisti della nuova scuola di Sarzana

Sarzana (La Spezia), 28 maggio 2019 - La nuova scuola Poggi-Carducci nell’intenzione dell’amministrazione comunale può diventare uno dei punti chiave del futuro piano urbanistico per una nuova visione della città. Recuperando tutto lo spazio che va dall’attuale sede della scuola fin quasi alla stazione ferroviaria verrà riqualificato anche lo skate-park, dove sarà collocata l’attuale tensostruttura utilizzata palestra.

Il progetto di fattibilità tecnico economica del nuovo plesso scolastico prevede infatti la costruzione di una palestra centrale alle due ali. La tensostruttura, ancora in buone condizioni, era stata realizzata con un contributo regionale del 2010 e vincolata nella destinazione d’uso. Resterà quindi ad uso prevalentemente scolastico ma potrà essere utilizzata anche dalle società sportive come già succede ora.

Molto importante sarà la decisione del Miur sul progetto, prevista a settembre: potrebbe concedere l’80 per cento della spesa per il primo lotto pari a 9 milioni e 260 mila euro e consentirebbe l’abbattimento e la ricostruzione della Poggi. Quando sarà pronta, la previsione è per il 2021, lo stesso percorso verrà fatto per la Carducci, il cui intervento prevede una spesa di 3milioni e 840mila euro.

Fra l’altro tutte le procedure e la domanda per la concessione del contribuito del Miur sono anche frutto di una collaborazione fra il Comune di Sarzana e la Regione. Molti i viaggi a Genova del sindaco Cristina Ponzanelli e del suo capo di gabinetto Giorgio Borrini. Nelle molte riunioni sono state verificate le possibilità offerte dal bando.

Visto che si tratta di un caso ‘campione’ non solo in Liguria ma sull’intero territorio nazionale, come hanno sostenuto il presidente della Regione Giovanni Toti e l’assessore regionale Giacomo Giampedrone, c’è molto ottimismo sulla concessione dell’importante contributo.

Di fatto, con il già promesso aiuto regionale, per il primo lotto ridurebbe la spesa a carico del Comune ad un paio di milioni di euro. Il 2022 è la data in cui la città potrebbe veder realizzato il progetto, sempre che non ci siano intralci in un lungo percorso fatto di più bandi e di complesse pratiche burocratiche per le quali il presidente Toti ha chiesto la massima sollecitudine. Grazie all’accesso ai fondi per le modalità energetiche di ultima generazione che ridurranno il consumo, si prevede fronte  il risparmio di decine di migliaia di euro al mese.

C.G.