
Stato di agitazione all’hospice I lavoratori temono per il futuro "Asl non ha concesso un incontro"
"I lavoratori dell’hospice verranno convocati dopo il 10 di aprile". Questa la risposta del direttore generale di Asl 5 Paolo Cavagnaro contattato da ’La Nazione’ per approfondire la situazione sullo stato di agitazione dichiarato dai sindacati a seguito dell’assemblea dei lavoratori dell’hospice e cure palliative del San Bartolomeo di Sarzana, preoccupati delle loro sorti a seguito delle voci, non ancora ufficializzate, sulla possibile internalizzazione del servizio infermieristico e assistenziale che al momento fa capo alla cooperativa Elleuno.
Un reparto fondamentale quello diretto dal dottor Mario Bregnocchi, che trova spazio al quarto piano del nosocomio sarzanese e che può contare su un totale di 10 posti, di cui 5 donati lo scorso novembre dall’associazione da La Libellula alimentati ad elettricità. L’hospice del San Bartolomeo, gestito da 4 medici di Asl 5 e da 18 lavoratori – tra infermieri, oss, fisioterapista e psicologo – di Elleuno ogni anno assiste circa 150 pazienti nella struttura e può anche contare su un equipe territoriale composta da 2 medici, 6 infermieri, 1 psicologo oltre che su assistenti sociali, oss e fisioterapisti che, nel territorio di competenza di Asl 5 – da Deiva Marina a Luni Mare – riesce ad assistere annualmente a domicilio una media di 250 pazienti, su vari livelli di intensità di cure.
"I lavoratori sono preoccupati – spiegano Roberto Palomba (Fp Cgil), Massimo Bagaglia (Uil Fpl) e Mirko Talamone (Fisascat Cisl) - le notizie di una internalizzazione del servizio in ambito pubblico fanno temere una replica della vicenda Oss coopservice. I dipendenti di Elleuno hanno già richiesto da mesi un incontro alla dirigenza, ma fino a oggi non hanno ricevuto alcuna risposta".
L’apprensione del personale circa di Elleuno è legittima, il loro timore è che qualcuno possa rimanere a casa. "Vogliamo vederci chiaro – hanno proseguito Cgil, Cisl e Uil – capire i tempi di internalizzazione e come verranno ricollocate le unirà in esubero, così come già ventilato in passato anche parte del direttore sociosanitario". I sindacati, considerata la fragilità degli ospiti assistiti nell’hospice sarzanese, richiedono inoltre un veloce riscontro alla Prefettura. Non si escludono ulteriori iniziative a tutela dell’occupazione esistente.
Elena Sacchelli