
Al termine dell’udienza preliminare che si è svolta ieri mattina in tribunale alla Spezia Gianfranco Franciosi, assistito dall’avvocato Riccardo Precetti del foro della Spezia, è stato rinviato a giudizio con l’accusa di appropriazione indebita. L’indagine nei suoi confronti era partita dopo la denuncia da parte di Roberto Perasso, assistito dall’avvocato Enrico Canepa del foro di Genova. Secondo l’accusa Franciosi si sarebbe impossessato di 8 stampi bozze di scafi, inoltre quattro imbarcazioni e una moto. Secondo quanto afferma l’avvocato Precetti, Franciosi sostiene che tutti quei beni erano suoi e che anzi il sequestro che è stato operato gli avrebbe recato anche un serio danno economico, inoltre che non ha voluto la richiesta di alcun rito alternativo ma di voler andare a processo visto che avrebbe testimoni a suffragio delle sua tesi.Il giudice Mario De Bellis ha deciso il rinvio a giudizio fissando la data dell’udienza il prossimo 7 aprile.
Gianfranco Franciosi, originario di Ameglia, è un personaggio molto noto che ha ottenuto lo status di testimone di giustizia per l’importante ruolo di infiltrato per conto della Polizia di stato dal 2001 al 2010. In quel periodo infatti era stato coinvolto in qualità di agente interposto in un’operazione di polizia che ha permesso il sequestro di 12 tonnellate di cocaina per 720milioni di euro, oltre allo smantellamento di un’organizzazione di narcotrafficanti internazionali. La sua storia aveva ispirato la fiction ’Gli orologi del Diavolo’ con protagonista Beppe Fiorello che aveva avuto un grande successo su Rai1. Proprio dopo la messa in onda della fiction si erano scatenate una serie di polemiche con servizi sugli on-line e televisivi in cui erano state state lanciate una serie di accuse nei confronti Franciosi, alle quale il testimone di giustizia aveva risposto con una trentine di denunce.