
San Bartolomeo 2.0 Nell’ex don Gnocchi una centrale operativa
La struttura adiacente il nosocomio sarzanese prima adibita ad hub vaccinale e poi a pre-ricovero chirurgico diventerà un ospedale di comunità dotato di 20 posti letto. E, gli spazi interni al San Bartolomeo, quelli che in passato avevano ospitato il centro di riabilitazione "Don Gnocchi" verranno invece trasformati in una casa di comunità e in una centrale operativa territoriale (Cot). Questi gli interventi presentati ieri mattina dal direttore generale di Asl 5 Paolo Cavagnaro, dall’assessore alla sanità ligure Angelo Gratarola e da Giacomo Raul Giampedrone, assessore regionale alle politiche sociosanitarie, che riguardano il progetto in attuazione del Pnrr sui potenziamenti sanitari dell’ Ospedale San Bartolomeo di Sarzana. "Si sentono spesso cose negative a livello nazionale sul Pnrr – ha spiegato Paolo Cavagnaro –. Credo che questa sia un’occasione importante per il nostro territorio, motivo per cui insieme alla Regione stiamo rispettando le tempistiche e lavorando a pieno ritmo. Stiamo partendo dalle strutture, ma abbiamo già iniziato a riempirle di contenuti così che, quando i contenitori saranno pronti potremo diventare subito operativi". Come noto il Pnrr lascia poco spazio a deroghe, per questo i lavori dovranno necessariamente concludersi entro la fine di marzo 2026. Prevista invece, entro la fine dell’anno, la conclusione della procedura di gara che consentirà di individuare l’operatore economico che eseguirà i lavori. A spiegare nel dettaglio su che servizi potranno contare i cittadini una volta che i progetti saranno realizzati ha provveduto l’assessore Gratarola. "L’ospedale di comunità, che prevede un investimento complessivo pari a 2.265.000 euro – ha spiegato conterà 20 posti letto a bassa intensità di cura e fungerà da filtro. Sarà in grado di assorbire le richieste che necessitano di più assistenza che interventi clinici ed eviterà di sovraccaricare il nosocomio".
Nella casa di comunità da realizzare in parte con fondi Pnrr (914 mila euro) e in parte con ex articolo 20 per un investimento complessivo di 2.250.000 euro dopo lavori di riqualificazione e rifunzionalizzazione dell’edificio, troveranno spazio vari ambulatori specialistici (cardiologia, reumatologia..), un ambulatorio pediatrico, uno dedicato ai migranti e uno di telemedicina. Sarà realizzato anche uno spazio esterno dedicato alla ginnastica. Il centro operativo territoriale, sarà realizzato negli stessi spazi della casa di comunità e collegato al numero 116117 che si occuperà della presa in carico, gestione delle pratiche. "Un’integrazione socio-sanitaria – ha aggiunto l’assessore Giampedrone – che consente l’individuazione precoce delle fragilità. Ci sono dei limiti ma quest’occasione non va persa. Chi non vuole giocare questa partita, che si può vincere o perdere, può farsi da parte".
Elena Sacchelli