I rifiuti del Magra in laboratorio. Via alle analisi per trovare i "veleni"

Conclusi i carotaggi nei primi 12 siti a rischio nell’area del Magra

Sul fiume

Sul fiume

Sarzana, 30 dicembre 2018 - La prima fase di studio si è conclusa con il prelievo del materiale sotterrato da anni sulle sponde e il greto del fiume Magra. Adesso spetterà al laboratorio di Arpal verificare il grado di tossicità dei reperti e stabilire la dinamica di rimozione consegnando poi il responso alla Regione Liguria che a quel punto dovrà stanziare le risorse per l’eventuale bonifica. Un passaggio atteso da anni quello avviato dal Parco Montemarcello Magra Vara e Regione recependo l’appello di associazioni, cittadini e Comuni che da tempo hanno evidenziato la presenza in zona protetta dall’ente ambientale di discariche ormai sommerse dal mutamento morfologico del fiume ma non per questo potenzialmente meno pericolose. Ci sono cumuli di spazzatura ma anche anche resti di lavorazioni edilizie e chimiche in zone sensibili, alcuni vicino ai pozzi gestiti da Acam.

I comuni da soli, economicamente, non possono eseguire la rimozione così come l’ente parco ma il coinvolgimento attivo del dipartimento ambiente della Regione è un netto balzo avanti. Nelle ultime settimane tra le 46 discariche mappate dal Parco ne sono state prese in esame una dozzina seguendo il cronoprogramma deciso dal tavolo tecnico proprio per consegnare alla Regione Liguria un quadro più chiaro della situazione. Si pensa infatti che determinate tipologie di rifiuto possano aver perso il fattore inquinante proprio perchè cristalizzato dal tempo mentre batterie di mezzi, fusti ancora chiusi e altre soluzioni chimiche al contrario siano ancora molto dannose. La prima fase di estrazione dei campioni ha interessato i territori di Arcola, Sarzana, Santo Stefano, Lerici e Vezzano, che hanno partecipato alle operazioni mettendo a disposizione le ditte incaricate del carotaggio attraverso il quale i tecnici di Arpal hanno estratto i campioni da analizzare. La consegna delle analisi stabilirà le priorità di intervento e, quindi, la portata dello stanziamento economico.

L’area inquinata è vasta e tocca i territori di Ameglia, Arcola, Beverino, Bolano, Borghetto, Brugnato, Carrodano, Follo, Lerici, Rocchetta Vara, Santo Stefano, Sarzana, Sesta Godano e Vezzano Ligure. La maglia nera spetta ad Arcola che ha denunciato 7 discariche intorno alla zona industriale attraverso San Genesio e arrivano fino a Battifollo. Gli altri carotaggi sono stati eseguiti a Boettola (Sarzana), zona Arenelle e via Barca (Santo Stefano), Camisano lato Lerici e piano di Valeriano a Vezzano.

Massimo Merluzzi