Pulizia del fiume: "Va affidata all’ente Parco"

L'ex presidente del Parco di Montemarcello Magra e Vara, Pietro Tedeschi, propone di finanziare un progetto per la pulizia dell'alveo del fiume Magra anziché ripulire le spiagge ogni anno. La biomassa raccolta potrebbe essere una risorsa, mentre i rifiuti sul litorale sono difficili da smaltire. Tedeschi ritiene che sia necessario agire per affrontare il problema dei rifiuti nel fiume.

"Ogni anno, puntuale, il fiume Magra accatasta legno e altri rifiuti di varia natura sulle nostre spiagge. Ed ogni anno, da decenni, la Regione riconosce a tale ricorrente fenomeno il carattere di “emergenza e straordinarietà” e stanzia migliaia di euro per ripulire il litorale. Adesso, non sarebbe meglio stanziare ogni anno la medesima cifra per ripulire l’alveo da “biomassa morta” e rifiuti?". Lo scrive l’ex presidente del Parco di Montemarcello Magra e Vara, Pietro Tedeschi, chiedendo se "non sarebbe stato meglio finanziare il progetto presentato tre anni fa dal Parco “Pulizia dei fiumi, gestione biomasse, sicurezza del territorio”? Sarebbe stato utile e opportuno dato che il fiume attraversa undici comuni, affidando il compito a un unico soggetto". Secondo Tedeschi, "la biomassa raccolta in alveo è una risorsa (può essere cippata e venduta, può produrre energia e occupazione, per quanto modesta) mentre la stessa biomassa, mista a plastica e altre sostanze nocive, se raccolta sul litorale è un rifiuto non riciclabile: non si sa dove metterlo. Ed è singolare che quelle istituzioni che si fanno sostenitrici, tra i cittadini, del riciclaggio dei rifiuti, a loro volta preferiscano smaltire anziché riciclare. Oltretutto nel Magra è ormai acclarato che non c’è solo legno, c’è anche dell’altro, anche rifiuti pericolosi, che, con l’erosione delle sponde, arriva al mare in quantità sempre maggiore". Insomma "riprendere e finanziare il progetto presentato dal Parco sarebbe più che necessario".