Processo al crollo del Pd Guccinelli prende la mira Mione, Forcieri e Dicasale sparano ad alzo zero

Le liste civiche accusano il partito alleato per la sconfitta elettorale. E il candidato sindaco battuto annuncia che si dimetterà da consigliere.

Processo al crollo del Pd  Guccinelli prende la mira  Mione, Forcieri e Dicasale  sparano ad alzo zero

Processo al crollo del Pd Guccinelli prende la mira Mione, Forcieri e Dicasale sparano ad alzo zero

Una carezza e un pugno. La serata dei ringraziamenti che il candidato di centrosinistra Renzo Guccinelli ha voluto organizzare convocando alla sala della Repubblica i componenti delle sue liste civiche è stata l’occasione ideale per togliersi anche qualche macigno dalle spalle. La tregua "forzata" degli ultimi mesi, la scelta di condividere il viaggio insieme al Pd nella speranza di raggiungere almeno il traguardo del ballottaggio si è sciolta all’esito delle urne e soprattutto all’analisi delle preferenze.

Il crollo del Pd è stato così messo sotto processo negli interventi che si sono succeduti e le parole dapprima critiche di Renzo Guccinelli si sono ulteriormente inasprite tanto che in sala il candidato consigliere Massimo Biava nonostante la ben riconosciuta flemma ha sbottato rimarcando il sacrificio suo (per altro ripagato con 88 preferenze) e di tanti colleghi rispedendo al mittente le critiche. Il Pd dunque è stato indicato come il grande sconfitto e l’assenza all’incontro del segretario Rosolino Vico Ricci è stata più volte, polemicamente, rimarcata. E adesso? L’alleanza era già tenuta insieme da un sottile strato di colla ma le bordate sparate da Lorenzo Forcieri, Renato Dicasale e Paolo Mione lasciano ben poco spazio all’immaginazione di come potranno proseguire i rapporti tra le parti. Alle critiche non è sfuggito neppure il segretario provinciale Iacopo Montefiori e così il quadro è stato completato.

Eppure la partenza sembrava serena e costruttiva. Guccinelli si è complimentato con Matteo Tiberi e Roberto Loni nuovi consiglieri e Sabina Ambrogetti che nonostante l’ottimo risultato personale non è stata eletta. Poi ha sollecitato i componenti delle liste a non perdersi di vista e proseguire il lavoro per dare vita a una associazione che porti avanti l’opera di ascolto, sensibilizzazione e supporto dei consiglieri entrati sui banchi della minoranza. Un ruolo che Guccinelli non svolgerà lasciando spazio a altri della lista. Ma inevitabilmente è poi arrivata l’analisi. "Dopo le liste civiche della Ponzanelli – ha spiegato – ci siamo noi con oltre il 19% quindi anche Rampi che indossa la maglietta con l’asfaltatrice dovrebbe fare una riflessione più seria. Abbiamo pagato il risultato negativo del Terzo Polo che si è presentato a Sarzana già privo di significato a causa della frattura tra Renzi e Calenda. Il Pd però è stato 3 mesi a discutere sulla mia candidatura perdendo tempo e questo ritardo ha pesato".

La parolina magica dunque ha scaldato l’ambiente. E così dopo la richiesta di impegno e la necessità di fondare una associazione lanciata da Andrea Massalongo, Matteo Tiberi, Thomas Landini, Luciana Castagna e Stefano Lodovici il tiro al bersaglio sul Pd è proseguito. "Se non ci fosse stato Guccinelli – ha iniziato Renato Dicasale ex sindaco degli anni Ottanta – il risultato sarebbe stato peggiore. Non ha portato via voti al Pd, gli elettori avrebbero potuto infatti votare entrambi e se ci fosse il segretario presente avrebbe potuto fare una disamina". E così ha proseguito Paolo Mione: "L’indecisione del Pd sulla scelta del candidato è stata significativa proseguendo la serie di errori che lo hanno portato al 13%. Adesso dobbiamo diventare il loro incubo per far comprendere ai concittadini le cose che non verranno portate a termine". Tornare a parlare nei quartieri e piazze, come ai vecchi tempi e attaccare: questa la ricetta di Lorenzo Forcieri: "Dispiace che anche il segretario provinciale Pd nelle sue dichiarazioni non abbia mai ringraziato Renzo Guccinelli. Dobbiamo comprende che non stiamo viaggiando su un nave da crociera ma siamo una barca di corsari e per questo avremo come compito quello di cogliere ogni piccolo segnale di difficoltà degli avversari".

Massimo Merluzzi