Prendeva il reddito di cittadinanza. Ma possedeva anche un conto gioco

Una spezzina quarantenne è stata condannata ad un anno in seguito alle verifiche della guardia di finanza

Prendeva il reddito di cittadinanza. Ma possedeva anche un conto gioco

Prendeva il reddito di cittadinanza. Ma possedeva anche un conto gioco

Un anno di reclusione con il rito abbreviato (che in caso di condanna permette di usufruire dello sconto di un terzo della pena) per aver usufruito indebitamente del reddito di cittadinanza. Con la sospensione condizionale della pena. Protagonista una donna spezzina che percepiva il reddito di cittadinanza, non possedeva altri redditi come era stabilito dalla normativa, però aveva un conto gioco attivo che utilizzava in parallelo e che per lei era diventato una fonte di guadagno. Il conto gioco online è una sorta di portafoglio elettronico nel quale si vanno a depositare somme vinte o bonus accreditati e dal quale si possono prelevare o riscuotere le vincite. Per avere un proprio conto gioco online non è necessario essere in possesso di determinati requisiti, ma solo essere maggiorenne.

La cosa non è passata inosservata quando la guardia di finanza ha effettuato i controlli sui percettori del reddito di cittadinanza in città e provincia, per verificare se fossero in possesso dei requisiti richiesti. I militari delle fiamme gialle si sono accorti che Valentina Gnani, spezzina di 40 anni, possedeva anche il conto gioco. E non solo, quindi, era diventata una causa di decadenza per usufruire del reddito di cittadinanza, ma anche un reato. I finanzieri hanno fatto la segnalazione in procura e il pubblico ministero Elisa Loris ha chiesto il rinvio a giudizio per la donna.

Nei giorni scorsi, difesa dall’avvocato Chiara Floris, la quarantenne è comparsa davanti al giudice dell’udienza preliminare Diana Brusacà. Ha scelto di essere giudicata con il rito abbreviato ed è stata condannata ad un anno, con la pena sospesa.

Massimo Benedetti