ANNA PUCCI
Cronaca

Circuito da motocross tra l’A12 e il Magra. Era l’area usata per collaudare i carri armati

La proposta dell’Asd moto club “Il mulino” di Santo Stefano è all’esame del Parco. Tre piste sterrate omologate per varie categorie

Sarzana, 10 febbraio 2023 – L’iter di analisi del progetto è appena iniziato e non c’è ancora, dunque, alcuna autorizzazione. Ma la proposta di realizzare un “Cross park” nell’area un tempo usata da Oto Melara per il collaudo dei carrarmati – in località La Fangosa a Boettola, nel comune di Sarzana – sembra avere ottime possibilità di essere accolta.

L’ha presentata al Parco Montemarcello Magra Vara l’associazione sportiva dilettantistica Moto club “Il mulino” di Santo Stefano Magra. All’albo dell’ente c’è già, da un paio di settimane, lo studio di incidenza comprensivo della relazione tecnica, elaborato dall’agronomo Gabriella Cozzani di Vezzano a dicembre.

Si tratta, in breve, del progetto di un circuito su un terreno di oltre 11 ettari (all’incirca 120 mila metri quadrati) collocato tra l’autostrada e il fiume Magra, nel cui alveo ricade. L’area, appunto, veniva usata per le esercitazioni dei carri armati Oto Melara e dalla foto aerea si vede ancora la traccia del circuito in terra battuta, circondato da campi, canneti e piccole aree boscate.

Dalla parte opposta dell’autostrada c’è il ciclodromo. In sostanza, si chiede la possibilità di realizzare "un circuito per moto cross omologato (livello 1) secondo le regole della Federazione motociclistica italiana" con tre piste di diverso livello e utilizzo per imparare, allenarsi e testare le moto rivolto sia agli adulti che ai bambini.

Le piste saranno in terra battuta delimitate da picchetti di legno. Non verrà usato nessun materiale artificiale lungo il percorso. L’attività sarà riservata a società di motocross afferenti alla Federazione motociclistica e ai loro soci, gli unici che potranno accedere ai circuiti per testare i motori, sia elettrici che a scoppio, e allenarsi.

Nel dettaglio, la pista 1 per prove motocross 125 cc - 450 cc, larga 8 metri e lunga 1.679 con 8 dossi alti da 1 a 2 metri; pista 2 per prove enduro categoria 50 cc - 600 cc, larga 4 metri e lunga 983 senza dossi; pista 3 per prove minicross 50 cc - 85 cc larga 4 metri e lunga 631 con 7 dossi.

Previsto anche un paddock, ossia uno spazio delimitato da una recinzione di legno "necessario per creare un’area di sosta del personale dedicato all’attività (registrazione dei tempi, controllo delle prove) nonché sosta degli accompagnatori".

Al paddock avranno accesso anche le auto per consentire scarico e carico delle moto. All’ingresso dell’area, tre bagni chimici e un manufatto su ruote per l’accoglienza, registrazione accessi e infermeria di primo soccorso.

Si tratterà di attività esclusivamente all’aperto legata alla stagionalità e alle ore di luce. Le piste saranno aperte tutto l’anno il martedì, giovedì, sabato e domenica, a eccezione di agosto, con fascia oraria variabile, in primavera ed estate dalle 8 alle 13 e dalle 16 alle 19 e in autunno e inverno dalle 10 alle o 13 e dalle 14 alle 16.

Nella proposta protocollata al Parco si prevede l’inizio dei lavori a marzo e la conclusione in aprile, compatibilmente coi tempi di approvazione del progetto che prevede anche la messa a dimora di 30 alberi ad alto fusto e 300 arbusti tra marzo e novembre.

Il Piano urbanistico del Comune di Sarzana colloca l’area nell’Unità di paesaggio per servizi sportivi ricreativi. Il piano del Parco la classifica tra le aree contigue del settore turistico, ricreativo e culturale del Parco fluviale. Tra le considerazioni che hanno spinto a progettare l’impianto, anche il fatti che circuiti simili per test, prove e allenamenti per queste categorie di moto mancano sia a livello provinciale che nell’alta Toscana.