
Passaggio di consegne "L’Accademia Bianchi è stata come un figlio Adesso nuova linfa"
La voce serena e il sorriso accogliente sono quelli di sempre, anche oggi che, dopo 34 anni di accudimento costante della ’sua creatura’, Stefania Nardi, direttrice dell’Accademia Musicale Bianchi, ha deciso di spiccare il volo lasciando le redini di un’istituzione musicale che conta attualmente più di 300 giovani allievi, nelle mani sicure di Eva Strozzi, da anni sua fidata collaboratrice e fino a ieri, responsabile comunicazione ed eventi della struttura. "L’Accademia musicale Bianchi – racconta Stefania Nardi – è stata una parte importante della mia vita. I miei due figli dicono che è stato il mio terzo figlio! Sicuramente è stato un modo per conoscermi meglio e per poter fare oggi questo passaggio di testimone in maniera serena".
Un percorso iniziato nel 1989, proprio a Sarzana, con una quarantina di ragazzi. Ancora non esisteva la bella sede di piazza Jurgens, di fronte ai giardini della stazione, arrivata solo nel 2019, dopo 30 anni, accompagnata dal sentimento di essere davvero giunti a casa. "È stata – ricorda – una percezione forte. Una bella atmosfera, che è sembrata accoglierci fin da subito. Lì ho avuto proprio la sensazione di un cerchio che si chiudeva". Negli anni sono aumentati sia il numero degli allievi, sia quello delle sedi, fino a contarne, prima del covid, 8, tra la provincia della Spezia e quella di Massa Carrara e quasi 500 studenti. "Dopo il covid – racconta – non abbiamo riaperto in 4 sedi, perché essendo ospiti nelle scuole, alcuni dirigenti per ovvi motivi, più che giustificati, non se la sono sentita di accogliere degli esterni. Così sono rimaste 4 sedi importanti: Sarzana, Castel Nuovo Magra, Santo Stefano Magra e Bolano e circa 300 allievi".
Oggi, sotto la direzione di Eva Strozzi, l’Accademia musicale Bianchi acquisirà colori nuovi e una nuova energia, ma sempre nel rispetto di quanto Stefania Nardi ha costruito, perché come sottolinea la neodirettrice: "Non è mia intenzione stravolgere nulla, l’Accademia va già bene così. Certo, cercherò di apportare, laddove sarà per me necessario, migliorie per il bene di tutto e di tutti. Avrò sicuramente un occhio di riguardo e di curiosità e attenzione verso il nuovo".
"Eva è una persona che stimo, che rispetto e a cui voglio molto bene – spiega Stefania –. Una persona con cui si è instaurato un rapporto che va al di là del fatto lavorativo. È stato quindi naturale chiedere a lei se sentisse di prendere in mano l’accademia. Sarà in grado di far tesoro di tutto quello che è stato fatto, ma dandole una nuova linfa, energia e impronta diversa come, secondo me, è giusto che sia". Stefania è una persona accogliente, creativa e delicata. Lo stesso animo pieno di poesia che ha voluto trasmettere nell’accademia. "Ho sempre cercato, un taglio poetico e di accoglienza, che faccia sì, quando uno entri nella struttura, che abbia la sensazione, in primo luogo, di star bene". Concluso questo viaggio durato 34 anni, il bilancio della ex direttrice è più che positivo. "Come mi ha scritto una collega, forse è il fatto di aver seminato qualche cosa, c’è chi li coglie e chi no. Ma intanto sono semi che è importante lasciare e di questo ne ho la percezione".
Nel futuro di Stefania Nardi, da domani di sicuro, continuerà a trovare spazio l’insegnamento della musica: "Mi piace insegnare – conclude –. Ti offre uno scambio pazzesco. Ti nutre. Tramite la musica si crea un canale aperto di espressività".
Maria Cristina Sabatini