Parco, Ameglia va in pressing. Il Comune vuole un consigliere. Al via l’iter per il piano integrato

Dopo le dimissioni dell’ex sindaco Andrea De Ranieri non è stato ancora completato il direttivo. Presentati i primi studi propedeutici al documento cardine per la tutela naturalistica della zona.

Parco, Ameglia va in pressing. Il Comune vuole un consigliere. Al via l’iter per il piano integrato

Parco, Ameglia va in pressing. Il Comune vuole un consigliere. Al via l’iter per il piano integrato

C’è un posto ancora vacante nel consiglio del Parco di Montemarcello Magra Vara e per questo il Comune di Ameglia attende un segnale. Dopo le dimissioni non senza polemiche di Andrea De Ranieri, ex primo cittadino amegliese, non è ancora stato completato l’organigramma del direttivo composto oltre che dalla presidente Eleonora Landini da Filippo Zangani, neo vice presidente, Mauro Scampelli e Leonardo Paoletti. Il sindaco di Lerici è recentemente subentrato a Giuseppe Cecchinelli. Quindi resta aperta una casella e proprio l’amministrazione comunale amegliese, in forza dell’ampia porzione di territorio inserita all’interno dell’area protetta come del resto Lerici, sta spingendo affinchè venga nominato un proprio rappresentante. Anche perchè l’attività dell’ente di tutela ambientale con sede in via Paci a Sarzana si sta preparando a una svolta fondamentale. Dopo anni di attesa infatti è ormai vicina alla fase finale la redazione nel nuovo Piano Integrato del Parco Regionale Montemarcello Magra Vara. Nelle scorse settimane il Parco, diretto da Federico Marenco, ha avviato la fase di "Via" la valutazione ambientale strategica e proprio al consiglio, ancora incompleto nel numero dei componenti, sono stati infatti presentati gli studi propedeutici all’adozione eseguiti dall’architetto Giorgio Baldizzone, coordinatore del Piano di Parco, e di Fabio Giacomazzi, ecologo, coordinatore dei Piani di Gestione (PdG) delle Zone Speciali di Conservazione coordinati dall’architetto Nicoletta Giangarè. Il nuovo piano deve tener conto della tutela naturalistica e allo stesso tempo convivere con le attività da anni operative all’interno della zona protetta: dalle darsene, rimessaggi e frantoi di inerti. Una volta completati tutti gli studi si aprirà la conferenza dei servizi di tutti gli enti con competenze ambientali ed urbanistiche, che esprimeranno pareri, indicazioni, richieste di approfondimento. La fase definita di "scoping" sarà propedeutica alla stesura finale del Piano di Parco e dela sua integrazione. Il termine per l’adozione è prevista per ottobre dopo il via libera che dovrà arrivare da parte di Regione Liguria al nuovo strumento di tutela ambientale oltre che di sviluppo economico e turistico della vasta porzione del territorio che dalla Val di Magra abbraccia anche Comuni della Val di Vara.

Massimo Merluzzi