"Quel parcheggio non s’ha da fare". Cento firme contro gli scavi in corso

La petizione al sindaco è nata a seguito delle scoperte archeologiche

Gli scavi nell’ex campetto da calcio

Gli scavi nell’ex campetto da calcio

Sarzana, 28 luglio 2016 - LA MACCHINA non si può ormai più fermare ma se non altro si tenterà di salvare la situazione. I lavori di scavo nell’ormai ex campetto da calcio dell’oratorio di Santa Maria hanno portato alla luce antiche mura anteriori al XIII secolo accendendo la coscienza cittadina, intenzionata a non sacrificare una fetta di storia cittadina in nome di un parcheggio oppure di una vasca anticendio. Per questo l’altro pomeriggio sono state consegnate al sindaco Alessio Cavarra 100 firme di cittadini che chiedono all’amministrazione comunale di farsi promotrice di un’azione che non trasformi la situazione, già discutibile, in una beffa. I promotori della raccolta di firme GianFranco Damiano, Piero Donati, Roberto Mazza e Sandro Palumbo accompagnati da una delegazione di cittadini e esponenti del gruppo della piattaforma social Facebook, Oltre, sono stati ricevuti in municipio dal primo cittadino e dal consigliere Sara Frassini che, ancor prima di passare in maggioranza, aveva comunque seguito la vicenda della realizzazione del parcheggio come esponente dell’opposizione. Un confronto sereno durante il quale il sindaco ha ascoltato le ragioni del comitato prendendo in consegna la petizione e ribadendo che il progetto è stato avviato dalla precedente amministrazione in accordo con un soggetto privato. Si è comunque impegnato con i tecnici del Comune per trovare una soluzione alternativa al posizionamento della vasca antincendio che verrà realizzata all’inerno del parcheggio per tutelare la sicurezza del vicino teatro Impavidi. Inoltre il sindaco chiederà un incontro con la Soprintendenza ai Beni Culturali per avere un quadro più chiaro dei reperti emersi nella prima fase di scavi.

I PROMOTORI della raccolta firme hanno sottolineato che «quanto emerso richieda una attenta valutazione, in quanto potrebbe rappresentare una testimonianza importante sulle fasi di nascita e sviluppo della città. La necessità di una vasca antincendio per il teatro non può essere elemento giustificativo del parcheggio, poichè la stessa potrebbe essere realizzata seguendo altre modalità senza arrecare danno. Era comunque evidente e conosciuto che l’area nascondesse segreti del passato, di quella storia che ancor oggi alimenta la vita della città e che rende Sarzana testimone di cultura e di un retaggio non comune. Chiediamo di valutare con attenzione la situazione approfondendo lo scavo e aprendo uno spazio di dialogo affinchè l’operazione, legittima seppur opinabile, non si tramuniti in affronto alla città e alla sua storia».

Massimo Merluzzi