Officina per auto abusiva. Blitz nel fondo attrezzato

La scoperta grazie alle segnalazioni dei residenti. Nei guai anche la clientela

Officina per auto abusiva. Blitz nel fondo attrezzato

Officina per auto abusiva. Blitz nel fondo attrezzato

Lo strano andirivieni di auto da un fondo al piano terra, ha insospettito diversi abitanti del Canaletto. In questo modo, la polizia locale (in foto, a sinistra, il comandante Francesco Bertoneri), avvertita dai cittadini, ha scoperto un’officina meccanica abusiva. Dopo un mese di indagini, gli agenti della sezione tutela ambientale sono entrati in quei locali trovando un ponte sollevatore, un compressore, un ‘cric’ mobile, smeriglio, cassettiere con attrezzi, utensili da meccanico, presse, trapano a colonna e macchina per smontaggio gomme.

Insomma, tutte le attrezzature per riparazioni meccaniche di ogni genere, mentre poi, le macchine venivano lasciate in sosta nelle immediate vicinanze, movimentate da un uomo in tuta da meccanico. E appunto, la polizia locale sta completando le procedure per identificare anche i proprietari dei veicoli, clienti dell’officina abusiva, visto che la normativa di settore prevede sanzioni pecuniarie pure a loro carico. Gli operatori della polizia locale hanno quindi effettuato numerosi appostamenti, anche in borghese, e in diverse occasioni hanno notato delle persone che, con le loro auto, entravano nel fondo e contrattavano il prezzo della riparazione con quell’uomo, poi risultato essere di nazionalità polacca, residente nel quartiere Umbertino. All’interno del fondo, era allestita una vera e propria officina con la presenza, al momento dell’ispezione, di un autoveicolo in fase di riparazione, con il cofano alzato e la copertura del motore smontata.

Al titolare è stato contestato l’esercizio abusivo di attività di autoriparazione senza iscrizione al registro delle imprese, né all’albo delle imprese artigiane e gli sono state applicate sanzioni pecuniarie che vanno da un minimo di 5.164 euro a un massimo di 15.493 euro oltre al sequestro, ai fini della confisca, di tutte le attrezzature e strumentazioni presenti per un valore di alcune migliaia di euro. Sarà la Camera di commercio spezzina a procedere su questo fronte. Oltre alle sanzioni amministrative, però, visto che durante il sopralluogo gli agenti della municipale spezzina hanno accertato un grande quantitativo di rifiuti speciali (parti di motore, oli esausti, filtri e altro) – per i quali occorre un titolo autorizzativo per lo stoccaggio e lo smaltimento – il meccanico è stato denunciato per il reato di gestione illecita di rifiuti speciali, cui consegue la pena dell’arresto da 3 mesi a un anno o l’ammenda da 2.600 a 26.000 euro.

Marco Magi