Addio a Vittorio Nobili, pittore e angelo del soccorso

Dirigente dell’Enel, è stato nominato Cavaliere al Merito dal Presidente Pertini. Con la Pubblica Assistenza ha prestato soccorso in alluvioni e terremoti

Vittorio Nobili, avrebbe compiuto 89 a novembre

Vittorio Nobili, avrebbe compiuto 89 a novembre

La Spezia, 7 maggio 2024 – Quel quadro, con piazza Caduti per la Libertà espressa dalle vivaci pennellate di Vittorio Nobili, ci ha accompagnato per tanti anni, appeso in bella mostra nella precedente sede spezzina de ‘La Nazione’. Il noto artista è scomparso domenica, avrebbe compiuto 89 anni l’11 novembre. Migliaia le sue tele, che hanno letteralmente ‘mappato’ la nostra città. Molte di esse sono raccolte nella sua ‘Piccola Galleria del Golfo’ in corso Nazionale 24. Piccola per modo di dire, insomma. Nel catalogo pubblicato dalle Edizioni Giacché, a cura della nipote e storica dell’arte Angelina Polverini (presto organizzerà una retrospettiva in onore dello zio) si delinea la figura di un uomo che passa i primi anni dell’infanzia, quelli della guerra, in Lunigiana tra Gassano e Gragnola, luoghi teatro di massacri nazifascisti, ai quali Nobili aveva assistito da bambino, scappando nei boschi con la sorellina piccola in braccio, mentre con le mitragliette veniva uccisa la gente del paese.

Conoscendo frammenti e notizie della sua vita, si comprendono la velocità e il movimento che lo caratterizzano anche nei dipinti, che lui ha sempre amato iniziare e terminare in tempi stretti, utilizzando una tecnica mista, segreta e personale. Dirigente Enel, si è distinto nel lavoro per la capacità decisionale e nel 1985 ricevette dal Presidente della Repubblica Sandro Pertini, la nomina di Cavaliere al Merito. Un eroe che spalò il fango a Longarone nel 1963 e a Firenze nel 1966, scavò tra le macerie in Friuli nel 1965 e in Irpinia nel 1980, in prima linea con le squadre della Pubblica assistenza per raggiungere i luoghi dei disastri.

"Ho dato tanto – diceva – ma ho ricevuto sempre di più. Dicono abbia avuto appuntamento con la Storia italiana. Laddove succedeva qualcosa, mi chiamavano e così ho viaggiato molto per la mia cara Italia e senza che nessuno lo sapesse, fissavo sulle tele le bellezze delle terre in cui c’era da riorganizzare tutto". E quando si fermò con il lavoro e gli impegni umanitari, Vittorio si dedicò completamente alla pittura, inanellando una lunga lista di rassegne, primi premi, mostre e soprattutto soddisfazioni. Vittorio Nobili lascia la moglie Graziella, l’amore della vita, le figlie Luana e Valeria, e i nipoti. A tutti loro giungano le condoglianze da parte della nostra redazione. Il funerale si terrà domani, alle 15, nella chiesa di Sant’Anna del Felettino.

Marco Magi