
Lutto all’istituto Parentucelli Arzelà di Sarzana per l’improvviso scomparsa dell’insegnante di geografia Antonio Scarpone, 53 anni, compiuti lo scorso 13 dicembre, originario di Sicignano degli Alburni in provincia di Salerno, arrivato a Sarzana dove risiedeva con la compagna Belinda dal 2018, insegnava, all’Agraio e al Tecnico. Ha accusato un grave malore l’altra notte il professor Scarpone, la compagna Belinda ha cercato di rianimarlo e contemporaneamente ha chiesto l’intervento del 118. Per l’insegnante però non c’è stato nulla da fare ad ucciderlo è stato con tutta probabilità un infarto che non gli ha lasciato scampo. Per commemorarlo stamani alle 8 , presso la chiesa di San Francesco, il parroco Don Franco Cabano celebrerà una messa di suffragio. Per consentire la partecipazione volontaria della comunità scolastica alla celebrazione religiosa che sicuramente sarà numerosa, il dirigente del Parentucelli ha disposto che tutte le classi dell’istituto svolgeranno attività asincrona dalle 7,50 alle 8,50. I funerali poi sanno effettuati nella sua terra d’origine. La notizia della sua scomparsa ha rappresentato un’autentica mazzata ieri mattina nell’istituto sarzanese.
Antonio Scarpone era considerato dai suoi allievi un insegnante amico, li aveva portati con lui alle Cinque Terre ma anche a vedere la partita dello Spezia ed era molto stimato fra i colleghi. "L’ho conosciuto soltanto quest’anno – racconta Angela Caruso, che insegna scienze giuridiche –. Io che provengo dal sud ho apprezzato moltissimo il suo modo di rendere rendere leggero ogni aspetto della vita lavorativa che svolgiamo. Aveva un carattere aperto molto empatico ma estremamente sensibile, era sempre scherzoso, a noi che su veniva dal sud ci salutava con la sua ironia ricordandoci la nostra origine. Digitandolo il suo nome su sul web verranno fuori alcune sue poesie scritte in dialetto dalle quali si capisce quanto fosse attaccato alla sua terra. Era un collega straordinario sotto il profilo della sensibilità, della delicatezza nel porsi ma anche nello scherzo". Non riuscivano a darsi pace ieri mattina per l’accaduto i ragazzi della V E, tanto che l’insegnante di turno li ha portario a prendere una boccata d’aria quando è arrivata la notizia. E alcuni di loro hanno ricordato "aveva la capacità di farsi ascoltare e amare era uno di noi, durante la ricreazione partecipava alle nostre attività. Impossibile dimenticarlo" Infine il vice preside Paolo Mazzoni: "Siamo davvero senza parole, costernati posso solo dire che eventi come questi segnano i ragazzi na servono anche per lo loro crescita, noi gli staremo molto vicini".
C.G.