MATTEO MARCELLO
Cronaca

ll dress code della base militare di Maristaeli: abbigliamento nel mirino. Flp chiede chiarimenti

Richiami verbali al personale civile della stazione elicotteri della Marina. Una circolare interna invita alla sobrietà. Il sindacato: "Pretesa inopportuna"

L’ingresso della base Maristaeli Luni

L’ingresso della base Maristaeli Luni

Sarzana, 18 maggio 2024 – Un dress code da rispettare all’interno della base militare, con tanto di richiami verbali per chi non si adegua e viene sorpreso con abbigliamento "non consono" all’ambiente.

Una curiosa vicenda sta tenendo banco all’interno della stazione elicotteri della Marina militare di Luni: a finire nel mirino è il vestiario indossato dal personale civile. Un abbigliamento evidentemente giudicato non idoneo dai vertici della base militare, se è vero che, oltre ad alcuni richiami verbali, è stata contestualmente rilanciata una comunicazione di servizio risalente a qualche tempo fa e dedicata all’abbigliamento del personale civile e militare di Maristaeli, nella quale si sottolinea l’esigenza di un "abbigliamento sempre decoroso" improntato "a sobrietà e buon gusto", e dove si vietano espressamente "gli abiti succinti, trasparenti, attilati o a vita bassa, al pari di jeans strappati, calzoni corti e ciabatte di qualsiasi foggia, che non si addicono a tale ambiente". I recenti richiami al personale civile hanno però spinto il sindacato Flp Difesa a chiedere chiarimenti, sottolineando come né il contratto di lavoro nè il codice di comportamenti dei dipendenti impongano un ’codice di abbigliamento’.

"Nessun dress code viene imposto a livello contrattuale – spiega Christian Palladino, segretario Flp Difesa –, ne consegue che l’ente non può pretendere un abbigliamento elegante dai lavoratori, anzi determinate imposizioni possono essere considerate discriminatorie e lesive della dignità, della libertà e della riservatezza del dipendente e come tali potrebbero generare azioni legali a difesa dei diritti del lavoratore. Appare poco legittimo il richiamo verbale in merito ad abbigliamenti non in linea con desideri di uniformazione del datore di lavoro, così come la prescrizione di uno specifico dress code a carico del dipendente civile".

Matteo Marcello