
L’erosione del fiume "Corea è a rischio, la Regione non fa nulla"
Rischio idrogeologico a Corea di Vezzano, gli abitanti hanno paura. Dopo il crollo del depuratore la settimana scorsa non ci sono più barriere tra le acque e le abitazioni, le prime distano solo cento metri dal corso d’acqua. Il consigliere regionale del Pd Davide Natale chiede chiarimenti alla Regione su quali tipi di intervento metterà in atto e soprattutto quando, considerando come impellente la messa in sicurezza del centro abitato. "Un problema noto da tempo, ma non è stato fatto nulla, nonostante i continui solleciti da parte dell’amministrazione comunale di Vezzano , che prima ha visto erodere un campo sportivo e poi crollare il depuratore. Un’intera frazione è adesso in pericolo – sottolinea Natale che presenterà un’interrogazione al prossimo consiglio regionale – ho visto con i miei occhi. E’ un disastro". Natale ha ben chiara la situazione che già nel 2020 il sindaco di Vezzano Massimo Bertoni aveva reso nota alla Prefettura, alla Regione, alla Provincia, con una lettera un cui segnalava una situazione di grave criticità, quando stava cedendo la strada posta sulla sponda, portandosi via anche la recinzione del campo sportivo, adesso inagibile, e il fiume in maniera preoccupante lambiva il depuratore. Per inviarne una seconda pochi mesi dopo alla Regione, con la situazione ulteriormente aggravata e la richiesta di un sopralluogo urgente per valutare le azioni da intraprendere , e poi a queste ne ha fatto seguito una terza nel 2021. Dalle missive si è passati ad un susseguirsi di appelli. Una situazione che deve trovare una svolta e di cui Davide Natale si fa portavoce nel consiglio regionale perché, adesso, dopo le ultime piogge l’abitato di Corea è indifeso. E lo dice non a caso anche il nome del territorio, Piano di Vezzano, piano proprio perché si tratta di una spianata di terreni limitrofi al fiume, dove non ci sono alture, non ci sono dossi naturali a fare da baluardo alle residenze.