Le stragi nazifasciste raccontate dal procuratore militare De Paolis

Le stragi nazifasciste raccontate dal procuratore militare De Paolis

Le stragi nazifasciste raccontate dal procuratore militare De Paolis

Il suo nome è legato alla ripartenza delle indagini sulle stragi nazifasciste che hanno portato, a distanza di anni, alla condanna all’ergastolo di una sessantina di criminali di guerra. Il procuratore generale della Corte Militare d’Appello di Roma, Marco De Paolis, ha fatto visita all’istituto scolastico "Parentucelli Arzelà" di Sarzana. Il magistrato per anni in servizio al Tribunale di Spezia ha incontrato le classi quinte degli indirizzi dell’istituto superiore cittadino. Il procuratore ha ripercorso con gli studenti tutte le tappe che portarono alla liberazione dell’Italia dalle forze nazifasciste mediante la visione di filmati storici illustrando in questo contesto le stragi compiute ai danni della popolazione civile inoffensiva, degli atroci crimini di guerra.

Per arrivare poi all’esame di fascicoli inviati alle Procure militari e al Tribunale Militare di Spezia che avviò una serrata inchiesta che portò alle condanne degli autori degli atroci crimini di guerra. Una maxi inchiesta che produsse 515 indagini che sono diventate 17 processi con 17 ergastoli. L’incontro, svolto alla presenza del dirigente scolastico Generoso Cardinale, è durato circa due ore, molto intense, nel corso delle quali studenti e professori, hanno seguito con particolare attenzione racconti dal tono drammatico così come hanno visto proiettate terribili immagini che riportano alle sragi compiute all’epoca.

Al termine dell’incontro, studenti, professori e le autorità presenti, tra cui il capitano della compagnia dei carabinieri di Sarzana Luca Panfilo, hanno tributato un lungo applauso al procuratore Marco De Paolis oltre a testimoniargli il personale riconoscimento per essere stato in grado di aprire quelli che possono essere ben considerati degli “armadi della vergogna“ .