La sindaca sulla campagna elettorale del 2023: "Finanziamenti e spese pubblici da quasi un anno"

Ponzanelli replica alle richieste di chiarimento sulle frasi dell’ordinanza cautelare a carico di Giovanni Toti

La sindaca sulla campagna elettorale del 2023: "Finanziamenti e spese pubblici da quasi un anno"

La sindaca sulla campagna elettorale del 2023: "Finanziamenti e spese pubblici da quasi un anno"

"La trasparenza in materia elettorale e di finanziamento alla campagna non è un optional, è un obbligo di legge per tutti i candidati a sindaco, per tutte le liste e per ogni candidato. Tutti i dati vengono comunicati all’ufficio elettorale della Corte di Appello e, per quel che mi riguarda, i finanziamenti delle liste che mi hanno sostenuto sono ancora consultabili nella sezione trasparenza". La sindaca di Sarzana, Cristina Ponzanelli, replica – tra gli altri – alla capogruppo del Pd, Beatrice Casini, che aveva chiesto chiarezza sulle righe dell’ordinanza di custodia cautelare che ha portato il presidente della Regione agli arresti domiciliari per corruzione nelle quali sono citate anche le comunali sarzanesi del 2023. Secondo la gip Paola Faggioni, "Toti, pressato dalla necessità di reperire fondi per affrontare la campagna elettorale, ha messo a disposizione la propria funzione, i propri poteri e il proprio ruolo, in favore di interessi privati, in cambio di finanziamenti, reiterando il meccanismo con diversi imprenditori". Avrebbe ’interferito’ dal 2021 in cinque competizioni: Savona 2021 e Genova 2022, le Politiche 2022 e Ventimiglia e Sarzana 2023.

"La campagna del candidato a sindaco Cristina Ponzanelli è stata finanziata dalle liste e dai partiti che la sostenevano – prosegue la stessa Ponzanelli –. Nel rendiconto del mandatario elettorale del sindaco è riportato ogni contributo e ogni spesa. E tale documento, già peraltro disponibile per legge, è stato anche trasmesso alla stampa. Poi ogni lista civica o partito riceve i propri finanziamenti, da cittadini o dalle proprie sedi centrali, e con quelli svolge la propria attività elettorale a favore della propria lista. Per quel che riguarda la mia candidatura a sindaco si tratta esattamente di 22.195 euro utilizzati per manifesti, materiali di propaganda, palchi per manifestazioni. Tutto pubblico, tutto trasparente da quasi un anno. Chi è legittimamente interessato, o anche solo curioso, può facilmente soddisfare la propria curiosità; chi è solo malizioso, sa già tutto questo ma è convinto che le insinuazioni facciano sempre il loro effetto. Un modo di fare politica, squallido ma legittimo. Ci mancherebbe".