La nuova giunta ha preso forma Ma manca il nome di una donna

Confermati Barbara Moretti in quota Partito socialista e Federico Sebastiani per il Partito democratico. Certa la nomina di Massimo Marcesini di Sinistra lunense. Non ancora fissata la prima seduta di consiglio

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La donna del mistero tiene ancora aperta la trattativa. A una settimana dal voto che ha confermato il sindaco Alessandro Silvestri alla guida del Comune di Luni premiandolo con una percentuale schiacciante la giunta non è ancora stata formata. All’appello infatti manca un tassello e sarà una corsa aperta tra le quote rosa del Partito Democratico mentre gli altri tre assessorati sembrerebbero ormai cosa fatta. Alle conferme di Barbara Moretti in quota Partito Socialista e Federico Sebastiani (Partito Democratico) si aggiungerà quella di Massimo Marcesini del gruppo Sinistra Lunense. All’appello dunque manca un assessore che sarà una donna.

Sulla base delle preferenze ottenute il risultato migliore è quello di Silvia Tavarini, esordiente della politica ma capace di portare alla lista "Uniti con Silvestri sindaco" qualcosa come 357 voti. La consigliera eletta però rappresenta, come Massimo Marcesini, la corrente di Sinistra Lunense e molto difficilmente il Partito Democratico si accontenterà "soltanto" di un assessorato lasciandone ben due alla formazione culturale-politica che è una realtà sul territorio esprimendo anche il vice sindaco Luca Marchi a Castelnuovo Magra.

Per questo a una settimana dai festeggiamenti, per altro molto contenuti nonostante il risultato netto, la nuova giunta non è ancora operativa e non è stato fissato il primo consiglio comunale. La scelta dunque sarà tra Chiara Cecchinelli eletta con 275 preferenze e Patrizia De Masi (220). La decisione è comunque pesante anche perchè il sindaco Alessandro Silvestri ha posto come condizione ai componenti della maggioranza una presenza costante. Il lavoro da svolgere, sia per la chiusura dei progetti che per la futura impostazione, prevede impegno e i recenti aumenti dei compensi mensili agli assessori rafforzano una applicazione costante. Inoltre il sindaco Alessandro Silvestri nella concertazione con i partiti a sostegno ha accolto le richieste sui rappresentanti ma ha chiesto assoluta carta bianca nell’assegnazione delle deleghe che necessitano di competenza oltre alla disponibilità.

Si dovrà decidere anche il ruolo di presidente del consiglio comunale. Cinque anni fa, a sorpresa, il prestigioso incarico venne affidato a Giovanni Pampana un rappresentante dell’opposizione. Un caso unico, almeno in Provincia, che però potrebbe non essere ripetuto e comunque non ci sarebbe la conferma di Giovanni Pampana che con i suoi 71 voti non è entrato nella quaterna dell’opposizione composta da Davide Paolo Poli, Serena Corsi, Orsola Palladino, Paolo Andreani.

m.m.