In consiglio comunale fanno irruzione i... grilli

Acceso dibattito sul documento della Lega contro la farina di insetti poi approvato dal centrodestra

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I grilli dividono il consiglio comunale di Sarzana. E’ stata approvata lunedì sera, coi vota della maggioranza e l’astensione della minoranza, l’ordine del giorno presentato dalla Lega sul sostegno alle iniziative contro il così detto cibo sintetico e per la tutela del made in Italy. Una mozione nata in contrasto al via libera da parte dell’Unione europea della distribuzione e vendita a scopi alimentari di farina di grilli e per affiancare la petizione di Coldiretti per promuovere una legge contro, appunto, il ’cibo sintetico’ vietandone la distribuzione e il commercio per valorizzare piuttosto il riconoscimento dei prodotti a denominazione comunale.

"Lo scenario attuale rischia di stravolgere le abitudini della dieta mediterranea – ha sostenuto Lucia Innocenti –. L’Unione europea ha già approvato la vendita di alcuni prodotti, come i grilli, come nuovo alimento. Questo è il terzo via libera nell’Unione europea dopo quello per larva gialla della farina e quello della locusta migratoria. Tuteliamo le nostre eccellenze".

Ma l’impostazione non è condivisa da tutti. "Credo che questa mozione debba essere discussa in altra sede. Esiste già un ministro per la tutela del Made in Italy e credo che siano tutti d’accordo che esso vada valorizzato – ha replicato Federica Giorgi (M5S) –. Se qualcuno vuole mangiare i grilli in polvere lo faccia pure, personalmente non ho niente in contrario, per cui mi astengo". Critica anche Beatrice Casini del Pd: "Avrei preferito discutere di un ordine del giorno legato ai problemi reali della città, invece ci ritroviamo a discutere di grilli. Credo che questo ordine del giorno serva solo ad accodarsi alla strada già battuta dalla Regione".

Soddisfatta del risultato raggiunto è invece la promotrice della mozione, Lucia Innocenti (Lega), che ha commentato ex post: "L’istituzione del registro dei prodotti Deco consentirà al nostro Comune di poter certificare e divulgare le proprie tipicità agroalimentari, eno gastronomiche ed artigiane. Un importante volano per la valorizzazione del nostro territorio con benefici per i cittadini che si riapproprierebbero delle loro tradizioni e per i produttori che vedrebbero riconosciuto il loro impegno anche espandendo il loro mercato".

Elena Sacchelli