
Il piano urbanistico comunale Via libera allo schema tecnico a dodici anni dall’avvio dell’iter
di Anna Pucci
e Elena Sacchelli
In zona Cesarini, per usare una metafora calcistica, la giunta ha approvato la presa d’atto dello schema di Piano urbanistico comunale. La delibera 80 è comparsa all’albo soltanto ieri mattina ma è datata nella seduta del 4 aprile. Ossia risulta approvata oltre un mese fa ma è stata pubblicata a 4 giorni dal voto. Tant’è, l’atto era stato annunciato come prossimo nel corso di uno degli ultimi consigli comunali, quando le opposizioni avevano chiesto conto all’amministrazione della mancanza del Puc a legislatura ormai prossima alla scadenza. Quasi una maledizione, anche per le amministrazioni precedenti visto che l’iter – come ricorda la delibera 80 – era stato avviato dalla giunta di centrosinistra Caleo che nel novembre 2011 aveva approvato le linee guida del Puc per superare il Prg del 1998, linee votate anche in consiglio comunale nel 2012. Nel 2017, giunta di centrosinistra Cavarra, l’elaborazione del piano fu affidata agli studi degli architetti Stefano Boeri e Massimo Giuliani. Incarico che la giunta di centrodestra subentrata a metà del 2018 ha confermato, approvando nuovi obiettivi e strategie di indirizzo nel maggio del 2020.
Dal 2011 a oggi è cambiato molto, basti pensare che nel 2022 il consiglio della Liguria ha anche adottato il nuovo Piano territoriale regionale, il cui iter è in corso. In questo quadro complesso, si inserisce la presa d’atto, infine deliberata dalla giunta sarzanese, della documentazione di schema di Puc trasmessa dallo Studio Bcg Associati tra il settembre e il dicembre del 2022. Un atto con il quale viene dato mandato al dirigente dell’area tecnica di "avviare una fase preliminare di consultazione con cittadini, associazioni, imprese al fine di garantire la massima comunicazione e diffusione, fissando un congruo termine per la fase partecipativa preliminare anche mediante il supporto di specifico personale esterno con idonei requisiti tecnico professionali, propedeutica alla stesura del rapporto preliminare ai fini della Valutazione ambientale strategica". Progetto di Puc e rapporto preliminare saranno poi trasmessi alla Regione in qualità di autorità ambientale competente. Sarà quindi il consiglio comunale che uscirà dalle urne di domenica e lunedì a valutare e adottare lo strumento urbanistico.
La relazione strategica allegata alla delibera 80 parte dall’analisi dell’esistente, del consumo di suolo e delle trasformazioni socio-economiche avvenute a Sarzana negli ultimi venti anni. Sarzana ha oggi 21.697 abitanti, su una superficie di circa 34 km quadrati, con una densità di circa 630 abitanti per chilometro quadrato. Dall’analisi dello studio Boeri è emerso come la città abbia perso zone verde e boschive a favore di una progressiva urbanizzazione e notevole consumo di suolo tra gli anni ‘80 e inizio degli anni 2000. Il nuovo piano urbanistico comunale – è quanto emerge dalla lettura supportata da fonte tecnica del Comune: essendo in campagna elettorale, sindaco e assessori non possono rilasciare commenti. – propone una visione radicalmente diversa dal passato, per abbassare il consumo di suolo e disegnare una città più verde, mobilità sostenibile e accessibilità. In sostanza, lo schema di Puc si fonda sulle trasformazioni avviate negli ultimi cinque anni, attraverso le varianti al vecchio Prg, con la rivoluzione infrastrutturale della Bradia e i nuovi ponte e passerella ciclopedonale sul Calcandola, finalizzate, nelle intenzioni progettuali, a migliorare la situazione del traffico non solo del quartiere della Bradia ma a livello comunale e del centro storico. Altre basi sono il recupero e la rigenerazione urbana delle aree della scuola Poggi – Carducci e di quelle ferroviarie, con l’attuazione del piano particolareggiato sviluppato dagli stessi architetti Boeri e Giuliani lo scorso anno, a seguito della chiusura della società Sps e dell’acquisizione da parte del Comune dei terreni ferroviari a chiusura di una lunga vicenda. Non ultimi, vengono armonizzati nell’ambito del Puc il Pinqua di Marinella e il Peba, il piano per l’abbattimento delle barriere architettoniche il cui iter è stato da poco avviato.
Insomma, lo schema di piano cuce e mette a regime una serie di interventi anticipatori decisi in questi anni e detta le linee per l’intervento successivo sul territorio, seguendo il principio – ormai adottato dai Puc di tutti i Comuni, almeno sulla carta – che è meglio recuperare e riqualificare l’esistente che consentire volumi nuovi. Essenziale la prosecuzione della messa in sicurezza del territorio, già avviata con diversi cantieri come a Falcinello e Marinella, dove è stato declassato il rischio idraulico in virtù dei lavori eseguiti sul torrente Parmignola. Si formalizza anche il superamento del progetto Botta con la rigenerazione verde dell’area che accede al centro storico da Battifollo. Toccherà al nuovo consiglio comunale andare nel dettaglio e rendere eventualmente effettive le indicazioni dello schema di piano.