Il Pd alle prese con la rifondazione Ma incombono anche le comunali

Senza seguito la disponibilità manifestata dall’ex sindaco Guccinelli. Che potrebbe fare un passo indietro

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In questi giorni dalle figure di vertice locale e nazionale del Pd è una pioggia di annunci sulla “necessità di rinnovamento della classe dirigente” per “ricostruire l’identità del partito“. Daniele Montebello, sindaco di Castelnuovo e candidato di coalizione alle politiche, detta la ricetta: "Giovani come me per rilanciare il nostro Pd", spiegando come "non posso accettare che persone come Dario Franceschini, di cui non discuto la qualità, sia candidato alla sesta legislatura. Penso che anche la dirigenza interna debba pensare con lucidità di aprire le porte ai giovani e dare loro un’opportunità". Parole nette, che seguono quelle di Brando Benifei, capogruppo nell’Europarlamento: "Il Pd riparte solo con una nuova generazione". Del segretario provinciale Iacopo Montefiori: "Dobbiamo gettare le basi per una ricostruzione del partito". E di Andrea Orlando, ministro uscente riconfermato deputato secondo il quale al Pd serve un "passaggio rifondativo con quella sinistra diffusa che ha alzato un muro di diffidenza".

Leggendo le dichiarazioni, ci si chiede se sia definitivamente chiusa a Sarzana la possibilità anche solo di aprire una discussione sulla disponibilità a candidarsi a sindaco dichiarata da Renzo Guccinelli, uscito dal Pd sbattendo la porta pochi anni fa. Guccinelli, che ha lanciato la proposta dalle pagine de ’La Nazione’ a giugno, è probabilmente la figura politica con più esperienza dell’intero territorio. Ha cominciato la sua carriera politica a Sarzana tra gli anni ‘60 e ‘70, e già nel 1975 diventa segretario cittadino del Pci e consigliere comunale. Prosegue come assessore delle giunte Pci, diventando sindaco nel 1994, quasi trent’anni fa. Resta alla guida della città fino al 2005, quando viene eletto in Regione e diventa assessore di due diverse giunte Burlando fino al 2015. Oggi si rimette in campo. Che risponde il Pd, se davvero punta a una stagione rifondativa?

La campagna elettorale per le Politiche è finita ma non emergono segnali su che cosa il Pd intenda fare per le amministrative della primavera 2023, in un contesto complicato se si punta a riconquistare Sarzana dove governa un centrodestra compatto a sostegno di Cristina Ponzanelli. Lo stesso Guccinelli potrebbe fare un passo indietro, vedendo che sul suo nome dopo tanti mesi non si è compattato il sostegno che sperava.

Che fare? Si guarderà a figure giovani e capaci di rinnovare la classe dirigente? Difficilmente una qualche scelta verrà chiusa prima del congresso che dovrà decidere il successore di Enrico Letta. Ma stando a indiscrezioni sui ’sondaggi’ nella base dem cittadina, il nome che circola di più sarebbe quello di Marco Lorenzo Baruzzo, esponente sarzanese di Libera, oggi lavoratore nel napoletano. Più sullo sfondo quello di Emilio Bufano, sarzanese che lavora a Roma, figlio del dirigente locale Paolo. Sul piatto da tempo i nomi di Francesca Castagna e Beatrice Casini. L’impressione è che si sialontanissimi da una decisione.

Gli altri partiti all’esterno del Pd osservano, lasciando più che volentieri il boccino in mano ai dem. I 5 Stelle, dopo l’exploit di Conte che ha risollevato un partito che sembrava destinato a scomparire, difficilmente sosterranno una coalizione. Il nome più forte è, naturalmente, Federica Giorgi, capogruppo in Comune e candidata alla Camera, che dovrebbe però prima risolvere il limite dei due mandati. In campo al suo fianco ci sarebbe Valter Chiappini, volto noto sarzanese. Esponenti locali di Italia Viva e Azione, pur aspettando che sia chiarito ruolo e alleanza nello scacchiere nazionale, non fanno mistero di valutare senza preclusione ideologica il sostegno a Cristina Ponzanelli, vista come una figura civica. Il centrodestra, nel frattempo, lavora compatto, con le liste civiche del sindaco che si affiancheranno ai partiti che hanno già dichiarato il sostegno. Insomma, per il Pd un quadro ancora molto ingarbugliato e pochi mesi per sciogliere i nodi.