ELENA SACCHELLI
Cronaca

Il nodo dei parcheggi nella ’nuova’ piazza Garibaldi. La rinascita del borgo parte dall’ascolto dei cittadini

Oggi alle 18 assemblea pubblica al circolo Arci promossa dal Pci che ha criticato il progetto del Comune

Oggi alle 18 assemblea pubblica al circolo Arci promossa dal Pci che ha criticato il progetto del Comune

Oggi alle 18 assemblea pubblica al circolo Arci promossa dal Pci che ha criticato il progetto del Comune

Non si placa la polemica sul progetto di sistemazione di piazza Garibaldi la cui attuazione dovrebbe avere inizio nelle prossime settimane. Un progetto contestato dal Partito comunista e difeso dalla sindaca Paola Sisti: il segretario Enrico Pieraccini aveva evidenziato possibili criticità legate alla viabilità e alla sicurezza, visto che l’intervento che porterà a raggruppare i 18 parcheggi già esistenti concentrandoli su un unico lato della piazza, lungo la Cisa. Sisti aveva replicato che a essere pericolosa " è piuttosto la situazione attuale dove in tanti posteggiano abusivamente lungo la Cisa, anche intralciando la fermata dell’autobus. Oggi questo spazio più che a una piazza somiglia a un’isola pedonale poco sicura, se non a una rotatoria, dato che le automobili entrano ed escono in cerca di parcheggio rendendo la piazza uno spazio poco fruibile e rischioso". E aveva annunciato l’avvio dei lavori per la realizzazione del nuovo parcheggio per il prossimo 28 luglio con conclusione prevista entro il 2026.

Ebbene, per oggi alle 18 il Pci organizza un incontro pubblico apertoalla cittadinanza, nel la Sala Bellotto del Mutuo Soccorso, all’interno del Circolo Arci in piazza Garibaldi 23 "per discutere insieme del progetto della nuova piazza. Il rifacimento – sottolinea il Pci – è un intervento necessario ma non può essere affrontato senza un serio confronto con la popolazione. Il progetto avrà inevitabili ricadute sulla viabilità e sulla vivibilità del borgo ed è quindi fondamentale che l’amministrazione comunale tenga in considerazione le esigenze concrete di chi vive e lavora nel centro storico: residenti, famiglie, esercenti e associazioni". Conclude la federazione del partito: "La riqualificazione urbana non può ridursi a un’operazione di facciata ma deve essere l’occasione per una vera rinascita del borgo che parta dall’ascolto dei cittadini e da un progetto integrato, rispettoso della storia e della socialità del paese. Invitiamo la cittadinanza a partecipare attivamente al dibattito. Solo con il coinvolgimento diretto della comunità si può costruire un futuro condiviso per Santo Stefano Magra".