
Il Pd sarzanese avanza più di una contestazione all’intervento di ripascimento realizzato dalla Regione per rafforzare il litorale dal bagno Pitì al confine con la Toscana con circa 30 mila metri cubi di sabbia proveniente dal dragaggio del fiume Magra e finanziato dal dipartimento di protezione civile nazionale con 600 mila euro. Secondo i dem, infatti, quello che l’amministrazione comunale ha descritto come "il più grande ripascimento della storia di Marinella" non sarebbe affatto tale. Non solo perché questo intervento avrebbe "trasformato alcuni tratti del nostro litorale in qualcosa di molto simile ad un campo di patate" – scrive il Pd – ma anche perché gli attuali lavori altro non sarebbero altro che il completamente del ripascimento effettuato nel 2008 dalla giunta Caleo. Il progetto del 2008 – sostiene il Pd – prevedeva di distribuire lungo tutta la spiaggia circa 175 mila metri cubi di sabbia (rispetto agli attuali 30 mila) ma i metri cubi depositati, in parte provenienti dal Po, furono allora 110 mila dal momento che la Provincia, che doveva fornire il materiale, non riuscì a reperirlo. "Quel progetto volto a incrementare la quantità di sabbia e a contrastare l’erosione attraverso pannelli frangiflutti e scogliere – spiegano i dem – costò complessivamente 3 milioni e 400 mila euro. L’amministrazione Caleo riuscì anche a fare in modo che Marinella spa, proprietaria di una porzione significativa di spiaggia, vi contribuisse con 700 mila euro". Ma nei 10 anni successivi le amministrazioni che si sono susseguite non sono riuscite a completare l’opera. Il Pd termina sostenendo che siano in corso "inchieste di Procura della Repubblica e di Arpal" e si augura che " possano concludersi senza compromettere l’imminente stagione balneare". E all’amministrazione consiglia "di utilizzare toni meno trionfalistici. La condizione delle spiagge e del nostro litorale è sotto gli occhi di tutti".
Elena Sacchelli