Dubbi di Cgil e Uil sulla Sabbadini

Eretta: "Abbiamo chiesto all’Asl di fare le verifiche". Il Pd: "Un’apertura di credito verso il Consorzio"

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"La vertenza non è completamente rientrata. Abbiamo deciso di sospendere lo stato di agitazione per monitorare attentamente la situazione, affinché non si ripetano le problematiche da noi segnalate". Parole di Cgil e Cisl che, dopo aver firmato un comunicato congiunto con la Uil e i gestori della Sabbadini revocando lo stato di agitazione del personale, hanno deciso di fare alcune puntualizzazioni. Erano state Cgil, Cisl e Uil a proclamare più di un mese fa lo stato di agitazione dei lavoratori della Sabbadini per gravi carenze di personale e soprattutto per la gestione dei dipendenti operata dal consorzio che da gennaio cura la struttura, e a riproclamarlo una settimana fa, decidendo di interpellare anche il prefetto, a seguito delle mancate risposte ottenute proprio dal Consorzio Blu. Durante il tanto atteso confronto, svoltosi lunedì scorso a palazzo Roderio, i gestori della casa di riposo sarzanese hanno però avanzato svariate rassicurazioni che hanno portato i sindacati a "sospendere" e non a "ritirare" lo stato di agitazione e a "concordare con i gestori di continuare a monitorare congiuntamente l’evolversi della situazione, attraverso incontri a scadenze fisse". Dei problemi ci sono stati, soprattutto durante luglio ed agosto, mesi in cui "nonostante un alto numero di assenze, a detta del Consorzio, non sono venute meno le ore complessive di assistenza agli ospiti della struttura, cui sono stati garantiti i livelli assistenziali previsti, proprio grazie alla maggiore disponibilità del personale rimasto in servizio".

Una vicenda, la Sabbadini, che da giorni tiene banco a anche per via delle segnalazioni non certo positive avanzate dagli stessi degenti della casa di riposo. "Sulla Sabbadini l’attenzione è massima – ha commentato il vicesindaco e assessore alla Sanità Costantino Eretta –. Abbiamo chiesto ad Asl di procedere ad effettuare tutte le verifiche e i controlli del caso, perché il servizio anche sanitario sia garantito al meglio. Se ci sono state criticità dovute anche alla turnazione del personale, alle ferie e al contemporaneo stato di malattia di tanti, devono essere risolte". E ha aggiunto: "Per quanto riguarda i sindacati, è un bene che si sia chiarita la posizione di tutti. Prima di attivare una procedura delicata ed estrema come lo stato di agitazione del personale, in ogni caso, occorrerebbe sempre un confronto con l’azienda e la verifica che ne sussistano i presupposti, anche secondo la normativa vigente".

Di parere decisamente diverso è invece il Pd che interpreta l’ultima dichiarazione dei sindacati – quella sottoscritta da Cgil e Cisl – non come un passo indietro, ma come un atto di conciliazione nell’interesse di tutti. "Nessuna retromarcia da parte sindacale sulle anomalie e sui disagi che avevano raccolto da operatori e familiari e di cui l’amministrazione Ponzanelli non si è mai curata – si legge nel comunicato dei dem – ma soltanto la presa d’atto della volontà manifestata dall’azienda di colmare le lacune, di garantire più risorse, più vicinanza e più attenzione alla Sabbadini. Un’apertura di credito verso il Consorzio nell’interesse degli ospiti e dei dipendenti della rsa".

Elena Sacchelli