Il parco polivalente di via Porcareda da ieri è stato dissequestrato e restituito al Comune. E’ arrivato da parte del Pubblico Ministero e del Procuratore della Repubblica il via libera all’ingresso nello spazio verde del Ponte di Arcola, chiuso in parte da cinque mesi, per l’incidente di cui era rimasto vittima un operaio in pausa pranzo colpito dal ramo spezzato di un pino. Ieri mattina i carabinieri di Arcola hanno potuto togliere i sigilli, dopo la richiesta avanzata dal Comune di Arcola di poter accedere all’interno per intervenire nell’area e provvedere alla visione degli alberi con la conseguente cura o il taglio dove necessario. Questo dopo che che un secondo ramo, circa un mese fa, si era strappato da un pino vicino a quello dimezzato di cinque mesi fa, ed era crollato sul parcheggio, fortunatamente vuoto e di notte, quindi senza particolari conseguenze se non l’urgenza di verificare lo stato delle piante. "Tutte le operazioni peritali si sono concluse – ha detto la sindaca Monica Paganini –. Noi siamo andati avanti con i nostri controlli e abbiamo deciso che tre pini saranno abbattuti, uno quello da cui la fronda centrò l’uomo seduto sotto ferendolo gravemente. In questo periodo stiamo provvedendo anche alla verifica su tutti gli altri pini che più o meno hanno la stessa età per valutarne la condizione, l’obiettivo e rendere il parco fruibile totalmente". Quindi in questo momento una piccola porzione di parco resta delimitato, e anche di parcheggio, per consentire i lavori di manutenzione. Nell’attesa di recuperare anche un cestello idoneo per l’opera, che deve raggiungere almeno 24 metri, questa è l’altezza dei pini. Successivamente un nuovo esame passerà in rassegna le altre piante, le alberature che si trovano dall’altro lato del parco, vicino alla pista di pattinaggio.
Cristina Guala