E’ passata l’estate ma i problemi del quartiere delle Pianazze non sono risolti. Gli abitanti, che si sono costituiti nel comitato ’Le Pianazze nel cuore’ , tramite il portavoce Giuseppe Mori lanciano l’ennesimo appello affinché si trovi una soluzione definitiva ai problemi che continuano, nonostante gli incontri, i sit in, le proteste, le passeggiate ecologiche effettuate a più riprese per rendere note tutte le problematiche del loro quotidiano. Vivono ancora e quotidianamente in mezzo al traffico e gli odori percepiti, complice anche il caldo dei giorni scorsi, sembrano addirittura peggiorati. I residenti che più volte hanno espresso il loro disagio, la loro difficile convivenza con la zona industriale, l’impossibilità di stare all’aperto, di godersi l’arietta estiva per più di un certo tempo, torneranno a manifestare. Particolarmente le loro rimostranze si rivolgono verso la ditta che smaltisce rifiuti e che si trova proprio adiacente alle abitazioni , le più vicine quelle di via Serra, ma le emissioni arrivano anche oltre. Qualche mese fa, dopo l’ennesimo incontro sembrava presentarsi qualche spiraglio di cambiamento, ma non è avvenuto: "Ancora una volta alla Pianazze, nonostante gli incontri con l’amministrazione comunale di Arcola – spiega con il comitato Giuseppe Mori – le vaghe promesse, siamo sempre al solito punto, il quartiere è bloccato dal traffico e dagli odori". Oltre all’espansione avvenuta nel tempo della zona da artigianale diventata industriale, c’è il carico dei mezzi pesanti diretti alle aziende, che transita nel quartiere, dove c’è anche una scuola materna. I camion continuano a transitare, mezzi di grande misura che vuoi per la stazza e per la velocità, dicono gli abitanti, provocano lesioni alla strada: "Continuano a passare – sostengono – strusciando contro la parte alta del sottopassaggio dell’autostrada, e ciliegina sulla torta , a forza di passare hanno divelto anche la grata". Gli abitanti non staranno fermi, decisi a risolvere la questione che è basilare per la loro vivibilità e per un quartiere che vuole la tranquillità.
Cristina Guala