
E’ ricoverato in terapia intensiva all’ospedale Sant’Andrea uno dei tre sarzanesi arrestati giovedì scorso dai carabinieri, che li hanno trovati in possesso di 11 chilogrammi di hashish. L’uomo probabilmente anche a causa del forte stress si è sentito male in carcere sabato notte ed è stato immediatamente soccorso dal personale che lo ha tenuto in vita grazie al defibrillatore prima di trasportarlo all’ospedale dove è ancora in condizioni critiche.
Naturalmente ieri mattina non ha potuto essere ascoltato in Tribunale a Spezia. Il giudice De Bellis e il pubblico ministero Mariucci hanno comunque convalidato l’arresto eseguito dai carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Sarzana e disposto per due, tra questi l’uomo ricoverato in ospedale, l’obbligo di dimora mentre per il terzo al quale è stato ritrovato quantitativo di stupefacente anche nell’abitazione sono stati concessi gli arresti domiciliari. Tutti sono difesi dagli avvocati Paolo Mione e Francesco Mione del foro della Spezia. I tre ultra quarantenni, sarzanesi, erano stati fermati nella zona di via Pecorina dai militari nell’ambito di un controllo dedicato al controllo del giro degli stupefacenti predisposto dal capitano Luca Panfilo. A bordo della vettura sono stati rinvenuti più di 5 chili di hashish suddiviso in blocchi e conservato all’interno delle buste del supermercato. I carabinieri hanno però voluto approfondire la ricerca andando a casa di uno dei tre fermati trovando oltre 5 chili di sostanza stupefante, un coltello da cacciatore e un bilancino di precisione oltre a materiale per il confezionamento delle singole dosi. Per tutti è scattato l’arresto con l’accusa di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spacci e disposto così il trasferimento in carcere. Un quantitativo di droga che immessa nel mercato avrebbe potuto fruttare 70-80 mila euro.
m.m.