MASSIMO BENEDETTI
Cronaca

Castelnuovo, condannato per aver picchiato mamma e zia

Un anno e mezzo a Davide Poli, col rito abbreviato, che il 2 febbraio aveva anche minacciato i carabinieri con un’ascia

I carabinieri di Sarzana erano intervenuti per disarmare l’uomo dall’ascia

Castelnuovo Magra (Spezia), 13 settembre 2022 - E’ stato condannato ad un anno e mezzo di reclusione con il rito abbreviato usufruendo dello sconto di un terzo della pena, Davide Poli, 55 anni, che nella notte del 2 febbraio scorso, in stato di agitazione, aveva malmenato l’anziana madre e la zia in una villetta isolata, nell’aperta campagna di Castelnuovo Magra. Le due donne anche se lievemente ferite, erano riuscite a fuggire ed a telefonare al 112. Con in mano un’ascia da taglialegna, l’uomo aveva minacciato i carabinieri intervenuti ed era fuggito urlando di essere in possesso anche di una pistola. Che, in effetti, gli era stata trovata in casa e sequestrata.

Ieri pomeriggio la sentenza del giudice delle indagini preliminari del tribunale della Spezia, Fabrizio Garofalo, che ha riconosciuto la semi infermità chiesta dall’avvocato difensore di fiducia Francesco Vetere, ma anche le aggravanti della recidiva come sostenuto dal pubblico ministero Federica Mariucci, che aveva chiesto due anni e otto mesi di condanna.

Il giudice ha anche disposto che Davide Poli, attualmente in carcere, vada in una comunità per le cure e la riabilitazione. Doveva rispondere di una serie di reati: detenzione illegale di arma con matricola abrasa, ricettazione, danneggiamento aggravato dalla violenza sulle cose, minacce, resistenza e violenza a pubblico ufficiale e lesioni aggravate nei confronti di congiunti.

Certo che quanto accaduto all’inizio di febbraio a Castelnuovo Magra aveva destato scalpore. Dopo l’aggressione a mamma e zia, l’uomo rimasto da solo all’interno della villetta aveva iniziato a distruggere furiosamente tutto quello che trovava nell’abitazione. I primi ad arrivare sul posto erano stati i militari dell’aliquota radiomobile della compagnia di Sarzana che si trovavano poco distante per un servizio di controllo del territorio. Poi erano intervenute altre pattuglie con lo stesso capitano Luca Panfilo, comandante della compagnia di Sarzana, che aveva coordinato l’intervento. Alla vista dei carabinieri, l’uomo con in mano l’ascia da taglialegna li aveva minacciati di morte. Sono stati momenti drammatici gestiti però nel migliore dei modi dai militari dell’Arma, con sangue freddo e prontezza al momento giusto: prima avevano avviato una trattativa cercando di riportare l’uomo alla ragione e calmarlo. Quindi dopo essere riusciti ad avvicinarsi facendo però massima attenzione per non essere colpiti, erano riusciti a bloccarlo e disarmarlo dell’ascia. Nel frattempo le due donne sotto choc erano state trasportate all’ospedale di Sarzana, visitate e poi dimesse con prognosi di guarigione di pochi giorni. I carabinieri inoltre avevano effettuato una perquisizione nella villetta che era in condizioni di totale devastazione trovando e sequestrando la pistola, una Berretta con matricola abrasa e con alcuni proiettili.