Comune chiuso tre giorni “Mugugni” tra i cittadini

Alle giornate festive di ieri e domani si aggiunge lo stop deciso per oggi. E a tutti i dipendenti verrà per questo decurtato un giorno dal monte ferie

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Uffici comunali di Arcola chiusi tre giorni. E sale il brontolio o meglio il mugugno. Fatto sta che ieri, martedì, ricorreva San Nicola, o Niccolò, patrono di Arcola, e la macchina comunale si è fermata. A ridosso di un’altra festività, quella dell’8 dicembre, l’Immacolata, che cade domani, giovedì. E per oggi, mercoledì, l’amministrazione comunale ha deciso di far fare riposo ai dipendenti, specificando anche le modalità. Uffici chiusi non solo ieri e domani ma anche oggi, dunque, tolti i servizi essenziali imprevedibili, e per la giornata odierna ai dipendenti sarà decurtato un giorno di ferie.

Ebbene sì, tutto questo ha creato un brontolare ad Arcola, dividendo in due le opinioni: la popolazione deve sapere che al personale sarà decurtato un giorno di ferie? E’ logico che il Comune chiuda tre giorni? Le domande corrono. C’è chi dice che gli arcolani sono diventati un popolo di mugugnoni per cui il Comune avrà pensato di rendere noto che sì gli uffici saranno chiusi, ma che questo costerà ai dipendenti un giorno di ferie, il ponte si fa ma non è un regalo. Poi c’è chi ritiene che tre giorni di chiusura consecutivi siano troppi e che le chiusure potevano essere fatte concordandole per non interrompere tutti i servizi, non era necessario serrare i battenti tutti insieme.

Ancora, c’è chi dice che il Comune siano i cittadini per cui si debba rendere conto a tutti delle decisioni prese, chi invece ritiene che i dipendenti non debbano dare spiegazioni del loro operato. Un tam tam che si è ingigantito sempre di più, al quale si è aggiunto il mugugno della constatazione che molti uffici privati e pubblici sul territorio restano invece aperti.

Cristina Guala