Profanata una chiesetta, formelle della Via Crucis razziate di giorno

Scorribanda nel minuscolo luogo di culto della frazione di Isola, a Luni. I ladri hanno sparso sul pavimento libri che inneggiano al maligno. Poi hanno tentato di forzare lo scrigno con le ostie consacrate

Don Carlo Cipollini
Don Carlo Cipollini

Luni (La Spezia), 7 marzo 2023 - Una bravata di ragazzini annoiati oppure qualcosa di più inquietante che deve rappresentare un motivo di vera preoccupazione ? Lo dovranno scoprire gli investigatori che stanno indagando sul raid sacrilego messo a segno nella piccola chiesetta di Isola, frazione del comune di Luni, intitolata a Maria Ausiliatrice e San Giovanni Bosco. Qualcuno è entrato nel luogo di culto e non soltanto ha rubato le formelle in ceramica appese al muro rappresentanti le stazioni della Via Crucis ma ha sparso sul pavimento alcuni testi invocanti il maligno. Libri che parlano del demonio, di riti, previsioni e altre chiare posizioni contrarie al verbo della casa di Cristo. Ma nel crescendo della folle e sconsiderata azione è stato anche tentato di forzare con un oggetto metallico forse un cacciavite il taberacolo contenente le ostie ma lo scasso per buona sorte non è andato a buon fine.

Un’azione difficilmente compiuta da una sola persona e per di più in una fascia oraria decisamente insolita e rischiosa. E il fatto di aver cercato di rubare le ostie in questo inizio di Quaresima potrebbe portare a percorrere una strada davvero molto scabrosa. La chiesetta è aperta dalle 8.30 alle 19 e almeno fino alle 10 la situazione era tranquilla come è stato raccontato da un fedele a don Carlo Cipollini, il sacerdote che presta il suo servizio anche in altre chiese di Luni. Un prete amatissimo, e non soltanto dai frequentatori della parrocchia, perché davvero vicino alla sua comunità e sempre disponibile alle svariate iniziative di aggregazione. Difficile, quindi, ipotizzare una sorta di dispetto nei suoi confronti.

"Mi hanno avvisato intorno alle 14 – ha spiegato – perché hanno trovato il disastro. Mi auguro che chi lo ha commesso chieda perdono e si penta perché c’è davvero da aver paura sapendo che in circolazione ci sono persone del genere che si accaniscono sulle immagini sacre". La chiesetta di Isola non ha telecamere di videosorveglianza interne proprio perchè non ha nulla di invitante che possa attrarre l’attenzione di ladri di opere d’arte e questo induce a più attente riflessioni sulla finalità dell’intrusione. "Hanno staccato dal muro – prosegue don Carlo – le piastrelle di ceramica della Via Crucis che ci erano state donate da una famiglia. Una è stata rotta mentre le altre sono state portate via utilizzando un cartone all’interno del quale erano conservati alcuni libri e i testi delle funzioni religiose. Infatti il contenuto è stato rovesciato sul pavimento della chiesa insieme a altri testi inneggianti il diavolo". E anche questo ulteriore dettaglio è decisamente molto strano. In una chiesa ovviamente non si trova quel genere di libri, quindi li ha portati l’autore del raid.

"Uno sfregio alla chiesa – conclude don Carlo – che per fortuna non ha toccato il tabernacolo che è il luogo di culto religioso contenente il corpo di nostro Signore. Hanno poi fatto altri danni al battistero in marmo e rovesciato le sedie. Davvero mi auguro di cuore che ci sia un pentimento sincero per questo affronto alla casa del Signore". Il sacerdote ha immediatamente ch iamato a raccolta i fedeli per sistemare la chiesetta e poi pregare tutti insieme affinché non si ripetano episodi simili. Intanto oltre alle autorità che hanno avviato le indagini dello sconcertante fatto è stata messa al corrente anche la Curia.